Magazine Informazione regionale

Museo del violino e lotte di potere; Virgilio chiede di ricompattare la città e prende le distanze anche da Caterina Ruggeri. In Provincia Pd con Salini

Creato il 27 marzo 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Che qualcuno si sia stancato delle lotte furibonde per qualcosa che ancora non c’è non può stupire.
Caterina Ruggeri, consigliera comunale Pd, ha compiuto un intervento dal carattere ben delimitato, parlando delle spese e del sottovalutato ruolo del Comune. Andrea Virgilio, capogruppo Pd in consiglio provinciale, offre una prospettiva estranea alla guerra in corso e afferma il bisogno di “ricompattare la città”, tenendo il partito fuori da questo sciame sismico interminabile. Si rischia però di smarrirsi: il Pd in Provincia voterà con Salini, in Comune contro Perri. Ma la Fondazione Stradivari ha già già approvato lo Statuto ieri, prima che il consiglio provinciale si esprimesse. Ulteriore segno della scarsa, anzi nulla considerazione in cui le proposte saliniane di modifica dello Statuto della Stradivari siano state tenute. Il consiglio della Stradivari le ha considerate pretestuose: in uno Statuto non può entrare un progetto finanziato solo per un anno come il Durc, altrimenti bisognerebbe cambiare Statuto ad ogni progetto annuale. Nessuna delle proposte saliniane meritava di entrare nello Statuto, secondo la Fondazione che gestirà il museo del violino.
“Anche in Provincia – dichiara il capogruppo – abbiamo tenuto la stessa posizione del gruppo cultura del Pd in Comune, con una maggiore attenzione al focus provinciale. Il museo del violino non può per noi guardare solo alle dinamiche della città, riguarda invece un’area vasta e dovrebbe prevedere il contributo di un ente come l’amministrazione provinciale, che interviene per un progetto come il Durc. Non tenerne conto rivela un approccio un po’ miope rispetto all’attività del museo. In secondo luogo, come in Comune, non chiediamo nel dettaglio quali saranno i costi: bisogna capire però quale sarà l’impatto dei costi del museo del violino sulle politiche cittadine quando verrà meno il contributo di soggetti privati”.
Inoltre Virgilio esprime “apprezzamento per il mecenatismo del cavalier Arvedi per la ristrutturazione del Palazzo dell’Arte, tuttavia il contenuto di pregio, cioè i violini, nel museo lo mette il comune. Quindi il pubblico deve avere un ruolo rilevante. Siamo concordi perciò con le posizioni di Salini. Abbiamo visto un sindaco subalterno, mentre Salini si è impuntato e noi siamo d’accordo con lui”.
Strana alleanza? Di fatto il presidente della Provincia Massimiliano Salini, ultrà ciellino e ora montiano, si ritrova il sostegno del Pd, mentre in commissione Affari istituzionali ieri il Pdl e la Lega non hanno fatto interventi di particolare rilievo. Clarita Milesi si è espressa contro il Salini, Giuseppe Torchio ha manifestato preoccupazione. Ma Torchio si direbbe più vicino ad Arvedi che a Salini.
La bizzarria è scoprire Salini, dopo tanti peana al ruolo dell’iniziativa privata e della sussidiarietà, difendere (tatticamente, se non ha cambiato pelle in modo assai temibile) la funzione delle pubbliche istituzioni.
Lo statuto però è già stato approvato: “E questo dà il senso che l’amministrazione provinciale nemmeno sia stata ascoltata – morde Virgilio – Noi voteremo la delibera il 9 aprile. Le problematiche del museo del violino non si possono chiudere dentro le mura di una piccola città”. Non finisce qui, figuriamoci. Virgilio ribadisce che la funzione di controllo della sfera pubblica è fondamentale e rinforza le critiche già espresse in Comune.
E prende le distanze da Caterina Ruggeri. Mondomusica a New York? “Un bene che la manifestazione sia stata fatta. Compito del Pd non è di schierarsi con o contro il Consorzio o l’uno o l’altro soggetto privato. Dobbiamo cercare di riportare unità”.
Con quali criteri? La liuteria cremonese è divisa seriamente. Che progetto di città ben temperata offrirà il Pd? Le istituzioni si spappolano sotto la pressione della circolazione di flussi capitale che Cremona politicamente non trasforma in una visione coinvolgente. Anzi le forze in campo dividono.
Il museo del violino, guardato da una parte o dall’altra, è un protagonista che finora ha lacerato la città. Anche il bene può far male in un marasma simile.
Virgilio ricorda la collaborazione tra maggioranza e minoranza ai tempi della formazione della Fondazione Ponchielli. Il sindaco era Bodini. Un anno fa lo stesso Virgilio chiese all’assessore Chiara Capelletti di concordare una riunione congiunta delle commissioni cultura del Comune e della Provincia. Dal Comune precipitò un macigno sulla proposta chiamato NO.

45.284823 9.845875

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :