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MUSEO DIOCESANO DI MILANO: ALBERTO DE BRAUD Fine del gioco, a cura di Paolo Biscottini

Creato il 07 settembre 2012 da Milanoartexpo @MilanoArteExpo
Milano mostre, MUSEO DIOCESANO DI MILANO, ALBERTO DE BRAUD, Fine del gioco, 2007, maiolica, 30x30x20 cm

ALBERTO DE BRAUD, Fine del gioco, 2007, maiolica, 30x30x20 cm – Milano mostre, MUSEO DIOCESANO DI MILANO

Museo Diocesano di Milano (MAPPA) - ALBERTO DE BRAUD Fine del gioco, mostra personale a cura di Paolo Biscottini. Inaugurazione martedì 2 ottobre 2012, ore 18.30. In catalogo catalogo testi di Paolo Biscottini e Valerio Dehò > ufficio stampa CLP Relazioni Pubbliche > Dopo avere accolto nel 2008 la grande installazione Unexpected di Alberto de Braud - due gigantesche mele che volteggiavano nel cielo di Milano – il Museo Diocesano si appresta a ospitare, dal 3 ottobre all’11 novembre 2012 , la sua personale dal titolo Fine del gioco. Curata dal direttore del Museo, Paolo Biscottini, realizzata grazie a Banca Generali, la mostra raccoglie quaranta opere dell’artista milanese che, attraverso lavori basati sulla figura stilizzata dell’uomo, indagano temi come la fragilità dell’essere umano, l’equilibrio precario del rapporto tra società e individuo e il continuo sforzo che quest’ultimo affronta nel cercare mete e obbiettivi sempre più audaci. >>

Il percorso espositivo presenta sculture e installazioni che documentano una ricerca artistica che dura da più di 30 anni, in cui la ripetizione è vissuta come rappresentazione del significato o del simbolo nascosto delle cose attraverso forme allegoriche che cercano nella leggerezza e nell’equilibrio il loro stato d’essere.

Mostre a Milano, MUSEO DIOCESANO DI MILANO, ALBERTO DE BRAUD Fine del gioco, Follia umana,1987, terracotta,90x10x8 cm

ALBERTO DE BRAUD, Follia umana,1987, terracotta,90x10x8 cm

Come sottolinea Alberto de Braud: “Personalmente, la figura umana è stato uno dei temi che ho esplorato più spesso perché è un tema inesauribile, ancora pieno di  possibilità e carico di significati e simbolismi, ma non è il solo. Ho lavorato e lavoro ancora in altre direzioni e per questa ragione ho voluto fortemente in questa mostra  offrire al pubblico una visione completa di questo soggetto a me caro e liberarmene per affrontare nuove avventure.”

Filo conduttore delle opere di Alberto de Braud rimane il concetto di idea metaforica che lega la sua ricerca di artista all’accumulazione, alla sequenza, alla moltiplicazione. In mostra, le opere decontestualizzate si rincorrono tra la dimensione del gioco e una realtà in bilico, ironica e bizzarra. Tale processo fornisce allo spettatore solo frammenti della realtà, segni vuoti senza senso, che montati insieme assumono un significato nuovo, arbitrario e imposto dall’artista.

MUSEO DIOCESANO DI MILANO, ALBERTO DE BRAUD Fine del gioco, Ascension et chute, 1997, bronzo, 153x150x60 cm, Milano Arte

ALBERTO DE BRAUD, Ascension et chute, 1997, bronzo, 153x150x60 cm

“Banca Generali da anni coniuga la propria professionalità in campo finanziario all’impegno per la collettività in ambito sia sociale sia culturale” – dichiara l’Amministratore delegato di Banca Generali, Piermario Motta - “Siamo felici di accompagnare la mostra di un artista così attento e sensibile alle dinamiche attuali. La centralità dell’uomo nelle opere di de Braud risulta infatti quanto mai contemporanea con una tensione emotiva mutevole tra paradigmi surreali ed esistenziali”.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo con testi di Paolo Biscottini e Valerio Dehò.

Milano Arte Expo, MUSEO DIOCESANO DI MILANO, ALBERTO DE BRAUD Fine del gioco, Teatrino,1999, maiolica, 90x13x12 cm

ALBERTO DE BRAUD, Teatrino,1999, maiolica, 90x13x12 cm

 

Alberto de Braud. Note biografiche

Alberto de Braud nasce a Milano nel 1959 e consegue il Bachelor of Fine Arts presso la Rhode Island School of Design, a Providence, nel 1983. A New York espone alla Galleria Mokotoff, New Gallery, ABC No Rio Gallery, Art in General, e partecipa alla mostra “Artist in the Market place” (Bronx Museum, 1986). Nel 1991 lavora ed insegna alla Bemis Foundation, Nebraska, e crea una fontana in bronzo per un parco vicino Boston. Nel 1992 partecipa alla Biennale di Scultura di Gubbio. Si trasferisce a Parigi nel 1994, presso la Fondazione Citè International des Arts, ed espone alle gallerie Pascal Lansberg e Sous-sol.

A Milano dal 1998, i suoi lavori sono in mostra presso la galleria Bruna Soletti, E-studio, Galleria Blu. Nel 2004 presenta una mostra personale al Parlamento Europeo a Strasburgo. Nel 2007 gli viene commissionata una scultura monumentale di 20 mt per il Maciachini Center di Milano.

Attualmente, oltre a mostre in gallerie private, si dedica alla scultura monumentale, pubblica e privata in Italia, Spagna, Svizzera e Francia: ricordiamo le installazioni allo Chalet Mollino di Salice d’Ulzo ed a Palazzo Europa a Padova e la personale alla Galleria Quintocortile di Milano, nel 2011.

Milano Arte, settembre 2012

Milano Expo, MUSEO DIOCESANO DI MILANO, ALBERTO DE BRAUD Fine del gioco, Kaos, 2007, alluminio, 230x70x50 cm

ALBERTO DE BRAUD, Kaos, 2007, alluminio, 230x70x50 cm

ALBERTO DE BRAUD

Fine del gioco

Milano, Museo Diocesano

(Corso di Porta Ticinese, 95)

3 ottobre – 11 novembre 2012

Orari: dal martedì alla domenica, 10-18, lunedì chiuso.

Ingresso al Museo: intero: 8 Euro; ridotto 5 Euro

Catalogo in mostra

 

Per informazioni:

tel. 02.89420019; [email protected]

www.museodiocesano.it

Ufficio stampa

CLP Relazioni Pubbliche

tel. 02.36755700 – fax 02.36755703

[email protected];

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MAE Milano Arte Expo [email protected] ringrazia CLP Relazioni Pubbliche per il comunicato stampa e le immagini delle opere per la mostra di Alberto de Braud.

Museo Diocesano Milano, mostra Alberto de Braud, Milano Arte Expo

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