Claudio Olivieri, Rubeo, 240×160 cm, 2008, , Museo Diocesano di Milano – MuDi contemporanea
Museo Diocesano di Milano (MAPPA) Claudio Olivieri, mostra antologica LUCE PROPRIA, a cura di Paolo Biscottini da martedì 26 giugno al 6 settembre, nell’ambito di MuDi contemporanea. L’esposizione comprende 40 opere di Olivieri, tra carte e grandi tele degli anni Settanta e lavori recenti. Ritornano le Sere d’Estate al Museo Diocesano di Milano: fino alla prima settimana di settembre il Museo chiude di giorno per aprire gratuitamente dalle 19 alle 24, dal martedì al sabato. > c. stampa > Il Museo proporrà, ogni sera e parallelamente alle mostre, una diversa forma d’intrattenimento, spaziando dalla musica classica e jazz, alle conferenze d’arte, dagli spettacoli dei comici di Zelig, alle animazioni per i più piccoli. >>
Il percorso espositivo, composto da quaranta opere, si distingue in due sezioni: nella prima, s’incontrerà la produzione recente (2009-2012) dell’artista romano; nella seconda, le grandi tele e le carte realizzate negli anni Settanta.
Gli anni Settanta hanno rappresentato per Olivieri l’inizio di una nuova fase di sperimentazione in cui, ai segni si sostituiscono le superfici cromatiche, realizzate tecnicamente, così com’ebbe modo di dichiarare lo stesso artista, con un costante “sforzo di non lasciare residui dopo l’operare”.
Gli anni Settanta vedono, accanto all’affermarsi del concettualismo, la nascita della cosiddetta Nuova pittura o Pittura-pittura. L’aver preso parte alle grandi collettive del decennio, che cercavano di fare il punto su una situazione di per sé difficilmente classificabile, non determina la possibilità di esaurire il lavoro di Olivieri all’interno di una di queste sigle. Le opere del decennio, infatti, esulano dalla possibilità di alcuna catalogazione, portando l’artista stesso a confessare, malgrado tutto, “che mi trovavo in un posto non mio e a darmi una ragione del mio disagio”.
Claudio Olivieri, Erewhon, 190×300 cm, 2008, Museo Diocesano di Milano – MuDi contemporanea
La luce è uno dei punti fondanti della poetica di Olivieri negli anni compresi tra il 1970 e il 1980; luce che si fa protagonista cognitiva, e permette al visibile di sorgere in quanto tale. Ciò avviene anche quando è luce cupa, scura, luce nera, quando è chiamata a indagare l’invisibile, o meglio l’oltre il visibile.
E proprio il mistero della luce è quello che domina nelle opere recenti, apice di un processo di ricerca iniziato un decennio prima. Sul finire degli anni Ottanta, infatti, la luce ha assunto importanza sempre crescente. Con gli anni Novanta trasparenza e luminosità catturano l’attenzione dell’artista, sino a giungere alla suprema sintesi luce-bellezza con i lavori realizzati a partire dal 2000.
Claudio Olivieri, Niente riti, 200×240 cm, 1974, , Museo Diocesano di Milano – MuDi contemporanea
Accompagna la mostra un catalogo edito dal Museo Diocesano, con testo di Paolo Biscottini.
Milano – arte e cultura, giugno 2012
CLAUDIO OLIVIERI. Luce propria
Museo Diocesano di Milano
Claudio Olivieri, Un esordio, 250×150 cm, 2011, , Museo Diocesano di Milano – MuDi contemporanea
Milano, Corso di Porta Ticinese, 95
26 giugno – 6 settembre 2012
Orari: dal martedì al sabato, dalle 19 alle 24
Catalogo: Edizioni Museo Diocesano
Ingresso gratuito
Per informazioni:
Da martedì a sabato, ore 19-24
tel. 02.89420019; [email protected]
www.museodiocesano.it
Ufficio stampa
CLP Relazioni Pubbliche
tel. 02.36755700
[email protected]
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MAE Milano Arte Expo consiglia – a documentazione ulteriore – seguente LINK alle pagine on line della mostra del 2010:
CLAUDIO OLIVERI
Quali Sensi, 1972 – 2010
30 luglio – 4 agosto 2010:
Villa La Versiliana – Marina di Pietrasanta, Fondazione “La Versilana”
Anfiteatro Arte – Padova e Claudio Poleschi Arte Contemporanea – Lucca
In collaborazione con:
Archivio Claudio Olivieri e C.A.V. Pietrasanta
INFORMAZIONI:
Claudio Poleschi Arte Contemporanea
via S. Giustina, 21
55100 Lucca – Italia
tel. +39 0583 469490 fax +39 0583 471464
[email protected]
Claudio Olivieri, Musa in esilio, 200×130 cm, 2009, , Museo Diocesano di Milano – MuDi contemporanea