E' stata sicuramente una bella ed interessante esperienza quella cui ho preso parte in questi giorni.
Ho frequentato per l a prima volta un corso di musicoterapia didattica secondo il modello Benenzon (nome del fondatore). La caratteristica di questo corso è che il metodo ,così detto "non verbale" ,non prevede l'uso della parola,ma si fonda sulla comunicazione analogica.
La Magister che ha tenuto il corso, Emanuela Milia, ha iniziato col mettere in evidenza la natura dell'uomo che comincia a percepire il ritmo e i suoni fin dal grembo materno.
L'obiettivo di questo modello, che è stato decretato al convegno di whashington del 1999 il secondo modello più importante a livello mondiale, è quello innanzitutto di migliorare la qualità della vita dei pazienti..
Il corso si suddivide in sei livelli, ieri si è appena conclusa la replica del primo, e il secondo è previsto per
l' autunno.
Chi volesse può già prenotare la propria iscrizione qualora avesse frequentato il primo livello.
Questi corsi arricchiscono il nostro bagaglio culturale che ha bisogno sempre di nuovi elementi . Mio padre diceva sempre: "prendi l'arte e mettila da parte, prima o poi ti potrà servire".
Il corso, della durata di 16 ore era articolato in varie fasi: la fase teorica, dove la Magister ha illustrato le caratteristiche del metodo, a cui sono seguite le parti pratiche ,i dibattiti,analisi
e condivisioni .
Importante sapere che il corso in questione non prevede l'obbligo di essere dei musicisti.
Il corso di Cagliari è stato frequentato da persone di varie età provenienti da diverse città della Sardegna ( ma c'era anche chi arrivava da Spoleto.
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