mutuo, il misto conviene
Ma lo richiede solo il 2% dei clienti
Che il periodo dal punto di vista economico e finanziario non sia dei più rosei è molto chiaro. Una situazione che si è abbattuta sul mercato immobiliare come una valanga, causando un profondo disorientamento che ha portato ad un momento di profondo sbandamento da parte dell’intero settore. Di chi la colpa?
Da un lato le banche, a fronte di facilitazioni nella raccolta che hanno portato ad ottenere quasi 500 miliardi (tenuti custoditi nelle casse della banca centrale europea) a tassi agevolati, evitano in molti casi di far girare liquidità attraverso prestiti e finanziamenti a quanti ne fanno richieste (mentre le famiglie soffrono e le imprese falliscono),dall’altro le scelte sbagliate di molte persone che richiedono un mutuo, stanno mettendo in difficoltà il comparto.
Secondo un’indagine di mutui.it, solo una piccola porzione di clienti si dirige verso quelli che attualmente sembrano essere i tassi più convenienti, ovvero quello misto che consente a più riprese di cambiare tra tasso fisso e variabile. Per la precisione, richiede queste condizioni solo il 2% su un campione di 400.000 preventivi registrati.
Complice un tasso Euribor (1% come il bce) basso, i mutui a tasso variabile restano i preferiti. Il mutuo a tasso fisso è scelto da chi non ripone molta fiducia nel futuro: permette di pagare la rata in base a quanto pattuito al momento della stipula del contratto.