Mutui 2012, boom in Usa
+4,5%: ma il dato è influenzato dalle vacanze natalizie
Chi l’ha detto che i mutui stanno vivendo un periodo di crisi? Anche noi certo, da queste colonne, parlando di una negativa situazione economica e finanziaria che di riflesso coinvolge anche questo settore. Tutto vero, come è anche vero, però, i dati che si riferiscono alla prima settimana dell’anno. I mutui nel 2012 in Usa hanno fatto un ottimo esordio, proliferando del 4,5% rispetto ai 7 giorni precedenti.
Il Refinance Index è salito del 3,3%, così come, dell’8,1%, il Purchase Index. I mutui trentennali a tasso fisso hanno una media del 4,11%, per finanziamenti fino a 417500 dollari, quindi in aumento rispetto al 4,07% della settimana precedente.In calo invece i jumbo mutui che passano, nell’arco di una settimana dal 4,41% al 4,34%.
E in Italia? Il Belpaese continua a vivere una fase di stallo, ma la crisi c’entra relativamente. Se qualche mese fa il problema era connesso al fatto che le banche possedevano una scarsa liquidità (dovuta alle gravi difficoltà nella fase della raccolta), stavolta le cose sono molto diverse. Gli istituti di credito italiani, infatti, sono riusciti ad ottenere 209 miliardi tra novembre e dicembre: soldi ottenuti a tasso agevolato, ma che continuano a non muoversi dalle casse di Francoforte, dove sono tenuti a deposito overnight. Meglio lì che tra le mani di imprese e famiglie che potrebbero non riuscire a rimborsali, pensano le banche. Mentre la crisi strozza.