Cosa sono i mutui a tasso fisso
Indipendentemente dalla motivazione che spinge a sottoscrivere un mutuo con un qualsiasi ente finanziatore, al momento dell’ accensione di un nuovo prestito il principale quesito da porsi è senza ombra di dubbio il tipo di tasso da scegliere. Esistono vari tipi di tassi d’interesse a seconda del tipo di prestito sottoscritto che vanno ad influire notevolmente sull’entità della quota interessi da versare alla banca per poter estinguere il debito.
Uno dei più comuni tipi di tassi, particolarmente indicato a chi non vuole rischiare di vedersi gonfiata a livelli esorbitanti la somma da restituire, è sicuramente il tasso fisso.
Quali sono i vantaggi
Con il tasso fisso, indipendentemente dall’andamento del mercato europeo e dal costo del denaro, si ha un valore fisso del tasso di interesse quindi è possibile sapere con precisione a quanto ammonterà ciascuna rata del mutuo, onde evitare di doversi accollare una spesa col tempo divenuta insostenibile. Bisogna però sottolineare che negli ultimi anni i prestiti a tasso variabile sono risultati molto più vantaggiosi, sebbene per i mutui a lungo termine il tasso fisso garantisca una maggiore tranquillità.
Quali paramentri influenzano il tasso fisso
L’entità del tasso fisso dipende da due parametri, l’Eurirs, comunemente indicato con IRS, e lo spread. Il primo corrisponde alla media delle quotazioni alle quali gli istituti finanziari europei praticano l’Interest Rate Swap, ossia le loro contrattazioni interne, mentre il secondo equivale al guadagno che la banca trarrà dal prestito ed è in genere compreso tra l’1% ed il 3%. Bisogna tenere in conto che il tasso Eurirs aumenta con il prolungarsi della durata del mutuo, quindi per un mutuo a lungo termine sarà maggiore la quota interesse da versare.