In questi mesi i mutui a tasso variabile con cap sono stati al centro dell’attenzione, con l’aumento del costo del denaro e un andamento oscillante dei tassi di interesse, sono in molti a consigliare questa tipologia di mutuo.
Si tratta di un mutuo variabile che al di sopra di una certa soglia raggiunta dai tassi di interesse, diventa fisso, è un sistema che protegge il debitore e lo mette al riparo dal pagare interessi molto alti.
Ed infatti, questo tipo di mutuo sta riscuotendo molto successo in questo periodo, ma bisogna prestare attenzione.
Non sempre è conveniente stipulare questo tipo di mutuo, bisogna considerare che il tetto massimo degli interessi da pagare varia, attualmente si aggira in torno al 6%; inoltre sono mutui che presentano uno spread più alto rispetto ai mutui variabili puri.
E’ veramente difficile stimare a priori se è più conveniente un mutuo con cap o un mutuo variabile puro, possiamo in via approssimativa dire che con il primo tipo di mutuo si può ottenere un vantaggio nel breve periodo soprattutto se i tassi di interesse sono molto alti, ma nel lungo periodo va considerato se l’andamento dei tassi di interesse è in discesa o in salita perchè nel primo caso non converrebbe stipulare un mutuo con cap che comunque ha dei costi superiori rispetto al variabile puro.