Quale strada percorrere quando si tratta di acquistare una struttura o infrastruttura e non si ha a disposizione la liquidità necessaria? Affidarsi ad un prestito personale, cercare la via del mutuo di ristrutturazione o, ancora, rivolgersi a una banca o una società finanziaria? Tanti dubbi intorno ad una complicata matassa che prova a sbrogliare Roberto Anedda, il vicepresidente di Mutui on line.
‘Se si tratta di cifre fino a 20mila euro, allora conviene dirigersi verso un prestito‘ spiega Aneddi ‘I tassi saranno più alti rispetto ad operazioni quali mutui a tassi fissi o variabili. In questo caso sarà richiesto un tasso che si aggirerà intorno al 7%, una percentuale elevata se si confronta con quanto richiesto per i mutui, con fissi a quota 5% e variabili a 3,54%‘.
E allora la convenienza dove sta, si chiederà? Anche per questa domanda Aneddi ha la risposta: ‘Con questo tipo di finanziamento, la liquidità arriva in breve tempo grazie ad un iter burocratico semplificato: bastano in genere tra i 14 e i 21 giorni per ottenerla senza costi aggiuntivi per notaio e ipoteca‘.
Le cose cambiano se si tratta di cifre superiori. In questi casi conviene adottare una tattica diversa ‘Oltre i 20mila euro‘ continua il numero due di Mutui On Line ‘i tassi dei prestiti vanno incontro ad una impennata, dunque l’effetto ‘tempo guadagnato’ si attutisce. Da non dimenticare inoltre che i finanziamenti personali hanno un limite di rimborso di dieci anni,dunque non si addicono a cifre particolarmente consistenti. Bisogna comunque valutare bene questo tipo di operazione. In particolare, quanto si è deciso di investire per proprio conto e quanto tramite finanziamento‘.
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