Mutuo con Cap: Conviene?

Tra le tante varianti del mutuo, possiamo trovare il mutuo con Cap, che è un mutuo a tasso variabile che prevede un tetto massimo oltre il quale il tasso di interesse non può salire.

Il mutuo con cap, risulta essere sempre più diffuso in vista dei possibili aumenti dei tassi di interesse variabili, viene proposta da molte banche (tra cui Barcleys, Monte dei Paschi di Siena, Webank e molte altre) e sta riscontrando un discreto successo tra i consumatori.

Va fatta però una precisazione quasi obbligatoria: il mutuo con cap sembra essere più conveniente di un tasso fisso in quanto le prime rate sono applicate con il tasso variabile attuale che è molto basso, appare inoltre più sicuro di un tasso variabile, proprio per il suo tetto massimo (o cap).

Di fatto però presenta uno spread mediamente più alto di quello di un tasso variabile “tradizionale”, arrivando ad essere davvero conveniente solo nel momento in cui i mutui a tasso variabile arrivassero a superare la soglia fissata come tetto.

Gli esperti sostengono che i tassi inevitabilmente andranno crescendo nel prossimo periodo, ma precisano anche che questo avverrà in modo graduale, non ci saranno aumenti improvvisi. Sottoscrivere quindi un mutuo con cap per un periodo relativamente breve (es. 10 anni) e magari con un tetto oltre il 6%, significa eccedere in pessimismo e finire per pagare davvero molto di più che con un tasso variabile.

Vi consigliamo quindi di chiedere alla vostra banca che spread applica per i mutui con cap e valutate bene se vi conviene.