Magazine Solidarietà
Quasi un lontano ricordo. Vi capitai, come per caso, nel mese di novembre di tre anni fa. Il colore della gente, delle bancarelle e dei piccoli negozi lungo la via. E poi Mumbuni, quel villaggio contadino ad appena una ventina di chilometri dal paese, raggiungibile lungo la strada di terra rossa inerpicantesi su aree collinari, fra rocce e radure, dove vivere è solo esistere. Ci rimasi un mese, poi ci ritornai. E' così lontana, adesso! Ma nulla si è perso, nel ricordo. La casetta rossa di mattoni, senza acqua nè luce, la legna sul fuoco per l'ugali o per il chapati, gli acquazzoni violenti che ti tengono sveglio la notte e quell'umile giaciglio, dietro una coperta appesa ad un filo a mò di parete. E, soprattutto, l'ospitalità della povera gente, che mi accolse come un Messia, ma anche i piccoli stratagemmi per trattenermi ed utilizzarmi, proposta di matrimonio compresa. Mi trovo in Italia, adesso, ma non ha tempo nè luogo, la nostalgia.