“San Valentino è una festa inventata dai fabbricanti di cartoline per far sentire di merda le persone” (cit)
C’è chi lo festeggia con tutti i crismi, compresa bottiglia di champagne, fragole e completino che sembra direttamente pescato dalla sterminata collezione di Brooke Forrester.
C’è chi lo snobba sdegnosamente facendo finta di fregarsene e poi ci rimane molto male quando il fidanzato se ne dimentica e non si presenta con il mazzo di rose d’ordinanza.
C’è chi se ne frega e guarda con malcelata compassione gli stormi di coppiette benvestite che popolano i ristoranti a menu fisso andando a prendere la fregatura classica.
C’è chi lo festeggia in gruppo ed invita anche i propri amici single.
C’è chi aspetta il 15 per festeggiare il raccapricciante San Faustino. La festa dei single. Quelli sfigati però.
Io che sono stata fidanzata per 14 anni di fila (con persone diverse) ho festeggiato San Valentino in tutti i modi possibili ed immaginabili e non l’ho festeggiato in altrettanti modi ivi compresi quelli sopra elencati.
Sono una persona media, cosa volete farci?
Da sempre però, festeggiamenti o no, so una cosa. Che è importantissima.
San Valentino è la festa degli innamorati. Non dei fidanzati.
Innamoramento e fidanzamento sono due concetti che spesso non si sfiorano nemmeno.
Conosco gente che ama con tutto il cuore persone che nemmeno lo immaginano e coppie che stanno insieme perché lasciarsi è proprio una seccatura.
Quindi buon San Valentino a tutti coloro che amano qualcun altro.
E non chiedetemi se festeggerò.
Fatto sta che il mio regalo di San Valentino, io l’ho ricevuto ieri.
In una maniera che non potete nemmeno immaginare.