leone tolstoi
« [...] ho visto a Parigi decapitare un uomo con la ghigliottina, in presenza di migliaia di spettatori. Sapevo che si trattava di un pericoloso malfattore; conoscevo tutti i ragionamenti che gli uomini hanno messo per iscritto nel corso di tanti secoli per giustificare azioni di questo genere; sapevo che tutto veniva compiuto consapevolmente, razionalmente; ma nel momento in cui la testa e il corpo si separarono e caddero diedi un grido e compresi, non con la mente, non con il cuore, ma con tutto il mio essere, che quelle razionalizzazioni che avevo sentito a proposito della pena di morte erano solo funesti spropositi e che, per quanto grande possa essere il numero delle persone riunite per commettere un assassinio e qualsiasi nome esse si diano, l’assassinio è il peccato più grave del mondo, e che davanti ai miei occhi veniva compiuto proprio questo peccato.[14] »(fonte Wikipedia)
A novembre si vota negli USA,ed Obama che ha dato prova sinora di sapersela cavare molto bene in quel marasma di disastri economici crollati sulla testa al mondo intero non deve perdere questa opportunità,di essere rieletto grazie anche ad un nuovo impegno che porti gli USA finalmente ad abolire la pena di morte.
Gli avversari di questo provvedimento potrebbero essere infatti meno sicuri del fatto loro,mentre i giovani ed i meno giovani sono in piazza a reclamare maggiore attenzione ai fatti interni del paese e meno interventismo militare in giro per il mondo.
Pena di morte.. a chi…negli USA?

Elizabeth Eckford mentre entra in classe.. mista, 1957 +Little Rock.Arkansas
Come siano stati trattati per secoli negli Usa e non, le persone di colore, c’è bisogno di studiarlo.. e molto,infatti se pensate che la fine della segregazione nelle università USA si ebbe nel 1957 ogni volta che c’è un omicidio da prima pagina sui giornali c’è un povero nero che è già stato giustiziato prima di essere sottoposto a processo.
Cosa ce ne facciamo di un nero in più o in meno?
Nulla.

..a scuola..scortati dal proprio esercito..!
Dalla schiavitù all’emarginazione sociale,come per i nord-africani ed altri che vendono la droga a Torino.Tutti lo sanno,li fotografano,li classificano e questi vanno impuniti,anche perché se non guadagnassero la loro parte quotidianamente,farebbero di peggio.
Così ho appreso da un amico più anziano,che per tanto male ci si comporti,si può sempre far di peggio..ed allora accontentiamoci del male minore. Non è propriamente il meglio di quanto si abbia da offrire,ma che società sarebbe se non avessimo le carceri piene di quel tanto da indurre qualcuno a dare un’occhiata se sono ancora vivi o morti dentro?
In America c’è la pena di morte anche per gli sfortunati senza soldi,e la cosiddetta rieducazione del carcerato viene messa in un angolo,nessun candidato correrebbe da perdente con la bandiera dell’abolizione,la quale potrebbe a sua volta ritorcersi in una condanna per il candidato stesso.
Ma ha un senso tutto ciò?
Una società instilla tramite la religione da una parte il non uccidere..e poi ci pensa lo stato..che non ha fatto il sufficiente per migliorare le condizioni di vita di un emarginato.. a far giustizia, tramite un assassinio legalizzato,coi parenti delle vittime a volte che chiedono vendetta.
Voi non capite..siete europei…!
Grazie….facciamo cambio..??
++
http://www.huffingtonpost.com/david-margolick/race-america-_b_1096201.html
http://www.socialistworker.co.uk/art.php?id=13017



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