Scritto da Marco Grande Arbitro
E' da molto tempo che non vi parlo di manga shōnen. Sono felice di tornare a parlarne con " My Hero Academia" di Kohei Horikoshi: il manga del 2014 che sta scalando le classifiche di Shōnen Jump. Dopo "One-Punch Man", possiamo dire che alla Shūeisha stanno andando forte i supereroi!
Conosco Kohei Horikoshi dai tempi di "". Ve lo ricordate? Quel manga con gli animali antropomorfi che dura solo cinque volumi. Vi dico una cosa: nonostante sia stato interrotto, nonostante Horikoshi non sia riuscito a gestire la sua idee... A me quel manga è piaciuto. Nonostante i suoi limiti, si è visto tutto il potenziale di una giovane promessa. Me lo sentivo che Horikosi sarebbe tornato in qualche modo. Chi ha letto il Quinto Volume di " Crazy Zoo" avrà potuto gustarsi il prototipo di "My Hero Academia": ovvero " Il Mio Eroe".
Lo one shot non è stato serializzato perchè non è stato conforme con le classiche tematiche di Shōnen Jump: un protagonista maggiorenne, che già lavora, non piace proprio ai ragazzini giapponesi! Tuttavia, quella base è servita per ideare l'attuale manga: oltre al riciclaggio dei personaggi, vediamo l'ambientazione dedicata al mondo dei supereroi ( in stile americano e non).
Questa volta Horikoshi non ha sbagliato una virgola. Subito "My Hero Accademia" è piaciuto ai giapponesi, tanto da guadagnarsi questa meme subito dopo la conclusione di Naruto.
" My Hero Academia" fonde i tipici elementi del Comics Americano. Vediamo un mondo dove misteriosamente 80% della popolazione nasce con un superpotere chiamato Quirk. Questo potere dona capacità strabilianti tipiche dei superuomini. Ovviamente ogni soggetto nasce con un solo potere... In un mondo dove la normalità è dettata dall'anormalità, tutto si capovolge. Fare il supereroe è un lavoro come gli altri, ma allo stesso l'ego di quest'ultimi è amplificato fino all'estremo. Più che vigilanti protettori, gli eroi si comportano come divi in cerca di fama. Ogni loro azione è accompagnata da ovazioni dei fan. Ma di fondo, è il risultato finale è quello che conta: l'importante è che i villain siano arrestati. Fin qui c'è qualcosa di già visto: l'ispirazione al fumetto supereroistico americano è la base, ma hey... questo non è " The Boys"!
Il protagonista di questa storia è Izuku Midoriya, un ragazzino di 14 anni senza Quirk. Lui stesso è il narratore della storia, subito ( dalla prima pagina) ci che diventerà il più grande eroe di sempre. Ma come è possibile tutto ciò? Semplicemente: abbiamo dinanzi a noi un classico personaggio shōnen, ma di quelli di vecchio stampo. Izuku non è un ragazzo prodigio, non possiede nessuna capacità e non ha nemmeno un carattere forte. E' quindi il tipico eroe che deve " farsi il mazzo" per diventare qualcuno.
Ma questo cammino dell'eroe non avviene solo con le proprie forze. Non manca il maestro di turno! Chi meglio di una parodia/stereotipo del Super Eroe della Golden Age? All Might noterà la purezza di cuore di Izuku: decide di prenderlo con se per farlo diventare un suo erede.
Come suggerisce il titolo, non poteva mancare una scuola d'élite dove si studia per diventare eroi. In questo luogo vediamo elementi tipici che ricordano molte altre opere: ci sono elementi " Hunter × Hunter" ( l'addestramento degli eroi mi ha ricordato gli addestramenti degli Hunter), ci sono elementi di " Naruto" ( come i maestri super carismatici) e quei piccoli particolari che si vedono anche in " Harry Potter" ( di fondo, l'accademia mi ha ricorda a suo modo Hogwarts).
In " My Hero Academia" lo stile del fumetto americano e dell manga giapponesi si mescolino bene, generando qualcosa di estremamente interessante. Un connubio del genere non è di certo nuovo, ma fa sempre piacere vedere come questi due mondi possano coesistere in un'unica opera. Con queste premesse, Horikoshi ha la possibilità di generare un manga spassosissimo che galvanizzerà sempre più i lettori. Può sfruttare tutti i poteri più immaginabili, affibbiandoli a personaggi originali e dai costumi colorati. E da come ha gestito il primo volume, può concretamente uscire fuori un cult tipico della Shōnen Jump.
Se " One Piece", " Naruto" e " Bleach" sono gli eredi spirituali di " Dragon Ball"... possiamo dire che " My Hero Academia" è l'erede di "One Piece" & Co.. In poche parole: l'erede dello shōnen moderno! Un giusto passaggio di testimone...
Quindi che dire, vi consiglio di leggere "My Hero Academia"! Per la cronaca, la Star Comics ha comprato i diritti: il primo numero è infatti uscito lo scorso 3 Febbraio. Quindi non avete scuse: non potete perderlo!
Detto ciò, ci salutiamo!