Pubblicato il 20 agosto 2012 da Bailing
Chissà perché mettersi in viaggio con destinazione una qualsiasi isola greca è sempre paragonabile alle 14 stazioni della via crucis: sveglia all’alba, voli charter (brrrr… #odio), giornate intere sbattuti in giro come dei profughi sognando di abbandonarsi per qualche minuto in posizione orizzontale, pisolini di fortuna consumati dove capita, per un tempo complessivo di viaggio che si arriverebbe più freschi e riposati in Tasmania.
Nella foto (per l’appunto) ci stiamo godendo il fresco sul porto di Skiathos per quelle 5/6 orette di ordinanza che di solito intercorrono tra volo aereo e traversata.
Le mie Porselli Collection Privée L’ux fotografate in riva al Mar Egeo poco prima di abbandonarmi ad un sonnellino ristoratore su una panchina dei giardinetti, in perfetto stile homeless.
Finalmente l’agognato traghetto!
Travel tips: non vi fidate mai, per nessuna ragione, degli addetti all’imbarco.
Sono capaci di dirvi che sì, questa è proprio la barca per Alonissos.
Salvo poi scoprire una volta imbarcati che invece no… ops, questa barca va a Volos!
Ripiegato in extremis sul traghetto giusto facciamo scalo nella verde e selvaggia Skopelos…
… e finalmente, dopo qualcosa come 15 ore di viaggio della speranza, eccoci a toccare l’agognato suolo!
Macchia mediterranea al tramonto, Villa Petra.
Direi che tutto sommato ne è valsa la pena!
Travel tips: (per la serie tragedie domestiche e vacanziere) MAI, mai, mai trasportare birre in bottiglia nel bauletto porta oggetti della vostra quad bike.
Poi non dite che non vi avevo avvisato!
Ci credete che sono così stanca che non ho ancora avuto la forza di inaugurare la piscina?!?
Good night from Alonissos!
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