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My Milano Fashion Week

Creato il 29 settembre 2015 da Luna @FashionSnobber

E anche questa Milano Fashion Week è finita.
Con le sue novità, i suoi eventi, le sue sfilate ed i suoi bla bla bla in una città che ogni volta si ritrova nel caos più completo e diventa quasi ingestibile per tutti. Me compresa nonostante ci abbia vissuto per anni. Ho ancora la testa ovattata e devo mettere a fuoco tutto per bene.
Non so dirvi esattamente cosa mi porterà aver partecipato ed averla vissuta quasi a 360° ma posso dirvi cosa mi ha regalato.
Il primo giorno appena arrivata ho partecipato alla presentazione in anteprima mondiale del Doudoune Argento creato in esclusiva per la nuova campagna Moncler autunno/inverno 2015-2016 da Annie Leibovitz. Non male per chi ama il silver, questo brand in fatto di capispalla è sicuramente uno dei migliori e un loro capo dura per anni, ma che dico, secoli. Io col mio stampo vecchia scuola non ho resistito dal lasciarmi prendere dai colori classici magari con qualche particolare moderno. Una collezione bellissima ed innovativa questo è sicuro.

Il secondo giorno sono stata alla presentazione della nuova collezione primavera-estate 2016 di VDP Via delle Perle firmata dal nuovo Direttore Creativo Christian Blanken. Sono rimasta piacevolmente colpita dalla linea Collection nella quale il lusso si sposa perfettamente con il colore tra ricami e punti luce. Il floreale fa da padrone in tutto questo per capi ricercati che qualsiasi donna di classe e buon gusto vorrebbe indossare. Sono rimasta estasiata ad osservare lo shooting della creazione del catalogo e vedere gli abiti prendere forma indossati dalle modelle mi ha fatto constatare ancora di più oltre al tatto quanto i tessuti e le lavorazioni siano davvero buoni.

Subito dopo ho assistito alla sfilata di debutto alla Settimana della Moda di Milano di La Koradior con tema collezione " l'immagine della Cina". Beh, questo è certo, come copiano bene i cinesi nessuno ci riesce quindi il nome della collezione è assolutamente indovinato. Non fraintendetemi, non la boccio del tutto, qualche capo è molto carino e degli abiti meritavano ma troppi richiami ai nostri grandi come Fendi, Versace, Cavalli e anche un che di Michael Kors a mio avviso. Sono estremamente critica me ne rendo conto ma ciò non toglie nel complesso la collezione sia molto allegra, colorata e con degli articoli che indosserei senza alcun problema.

A fine giornata dopo il cocktail da Manila Grace in cui c'era veramente il delirio e non sono riuscita ad assaporare niente o fare foto quantomeno presentabili sono stata alla sfilata della 7° edizione del Concorso Nazionale " Imbastire un sogno Cucire un'idea" organizzato da Confartigianato Moda Roma a tema "Pianeta Terra" nella quale hanno vinto tre modelli che mai avrei pensato fossero stati realizzate da delle ragazze così giovani. Al primo posto " Lo scioglimento dei ghiacci" di Daniela Latella anno 1993 e studentessa dell'Accademia Euromediterranea di Catania, al secondo il modello " Fiori e Farfalle" di Chiara Trevisan anno 1992 e studentessa presso l'Istituto di Moda Melegatti e terzo classificato il modello " Lo Smog" di Maria Giovanna Selis anno 1994, studentessa dell'Accademia Altieri di Roma. Non c'è che dire, l' artigianato italiano e il Made in Italy vanno coltivati e valorizzati molto di più perché promettono bene anche nel futuro. Fantastici i gioielli vincitori del contest di Oroarezzo che meritano di essere citati. Mi hanno lasciato letteralmente a bocca aperta. E niente, il tocco italiano quello vero rimane sempre il migliore.

Il terzo giorno sono stata al cocktail party di Cecilia Arpa per la presentazione della sua collezione spring summer 2016. Una stilista capace di far sognare ogni donna con le sue creazioni originali e magiche dedicate a chi non si è mai arresa e ha il cuore sempre rosa e l'animo leggero come il suo. Mi sono totalmente innamorata di una gonna a tulipano gialla, di una delicatezza unica e no, non solo perché i tulipani sono il mio fiore preferito ma perché vi assicuro è un capo unico che mi piacerebbe poter indossare. Ho adorato la ricerca dei dettagli e l'inventare una tasca che magicamente nasconde o fa apparire un fiore. Ve lo ho appena detto che è magia pura no? Dovete fidarvi! La sua gonna a ruota riportante una celebre fiaba poi è spettacolare, realizzata senza cuciture è in grado di far sognare chiunque impedendoci di perdere quel nostro lato di bambina in cui tutte ci rifugiamo a volte. Insomma sentiremo sicuramente parlare ancora di lei e le auguro di arrivare dove vuole perché questa stilista è di una dolcezza unica. Complimenti vivissimi.

Nel pomeriggio mi sono concessa una seduta di trucco da Burberry per rilassarmi un po' e conoscere la loro nuova collezione make-up. Ringrazio la fantastica Elies per il magnifico risultato, le dritte che mi ha dato e le chiacchiere tra ragazze. E' stato davvero un pomeriggio indimenticabile, se vi capita passate da lei, lasciatevi truccare e coccolare assaporando lo stile intramontabile di questo brand. Burberry è una certezza in ogni campo, niente da dire se non inchinarmi a tale intramontabilità.

Per concludere la giornata non poteva mancare il cocktail party da Dolce & Gabbana dove dopo il terzo bicchiere di vino (ok, nel corso della giornata ne avevo già bevuti ma non fa chic dirlo quindi sorvoliamo) è partito il delirio e ho cominciato a baciare le scarpe e ad immergermi in un perfetto Dolce & Gabbana style. Che dirvi, la collezione la conoscete, parla da sola e avrei comprato tutto. Ad un certo punto ho anche pensato di indossare un paio di scarpe e provare ad uscire ma forse non sarebbe stato proprio il comportamento consono ad una Snobber. Insomma, un po' di contegno, che diamine!

Quarto giorno un po' di street style per farmi conoscere e prendere in giro come avete già visto e a fine giornata la sfilata degli emergenti all' Hotel Sheraton Diana Majestic. Ecco, dovessi dirvi qualcosa di questo evento a cuore aperto la mia risposta sarebbe un bel "...". Mi dispiace infinitamente ma era disorganizzata, buia, il suono sbagliato che gracchiava e fischiava, le modelle fuori tempo non si vedevano e anche se cercando di mettere a fuoco qualcosa ho intravisto nella prima e quarta collezione dei modelli davvero belli non posso darvene la certezza in quanto i tessuti e le fantasie per me rimangono nell'ombra di un mistero. Avete presente il buio più nero? Ecco immaginate di veder passare delle sagome con delle forme indosso. Cosa posso aver capito? Niente, se magari capitasse qualche stilista su questo articolo e volesse gentilmente mostrarmi i suoi lavori magari potrei parlarvene meglio e dirvi la mia opinione. Vuoto assoluto, come se non ci fossi andata insomma. Peccato non poter rendere giustizia alle nuove proposte, un settore che personalmente mi attira da valorizzare e poter conoscere meglio. Parlare dei grandi nomi è sempre più facile, far conoscere i nuovi a mio avviso da una parte è anche molto più interessante.

Il mio quinto ed ultimo giorno mi ha permesso di chiudere in bellezza con le sfilate di Alberto Zambelli in Piazza Duomo e Jhon Richmond al Castello Sforzesco.
La prima mi ha piacevolmente colpita per il suo gioco di trasparenze e alcuni capi con dei tagli sartoriali veramente impeccabili. Chi lo conosce sa bene quale sia il suo stile e con questa collezione non si è smentito. Il suo tocco si vede e a mio avviso è già riconoscibile nonostante i pochi anni di presenza alla Milano Fashion Week. Questa collezione ispirata dagli scatti fotografici di Seydou Keita scattate in Mali negli anni tra il '48 e il '63 nel bene o nel male farà parlare. Voi che ne dite?

Infine John Richmond è stato semplicemente fantastico, solitamente non rientra nel mio genere ma questa collezione mi ha sorpresa tantissimo. Ha creato degli abiti da sogno impeccabili in cui gli applausi sono scoppiati spontaneamente a metà défilé giusto per rendervi bene l'idea dell'effetto che hanno suscitato nel pubblico. Lavorazioni impeccabili, tessuti fantastici e linee perfette. Ho amato particolarmente la tonalità di azzurro utilizzata su abiti e completi da giorno divini e anche le stampe della prima parte della collezione. Li comprerei subito domani e me questo basta per dirvi che si, mi è piaciuta.

Dopo pranzo sono partita e stop. La mia Milano Fashion Week è finita. Mi spiace di aver racchiuso tutto in un unico articolo, di non avervi fornito immagini degne di nota e non aver dedicato lo spazio necessario ad ognuno dei brand che mi ha gentilmente ospitato ma come sapete sto traslocando e non so esattamente quando avrei il tempo e la connessione internet necessari senza rischiare di parlarvene tra un mese. Volevo condividere subito con voi la mia esperienza e partecipazione a questi eventi, infondo le notizie fresche sono sempre meglio delle vecchie no? Adesso aspetto trepidante febbraio per la mia prossima Milano Fashion Week e so già che rimarrete piacevolmente stupiti. Quindi stay tuned! :*


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