Il manifesto del 31mo TFF, disegnato da Gipi
Sarà inaugurata questa sera, venerdì 22 novembre, alle ore 21.30, presso la sede del Lingotto-Auditorium Giovanni Agnelli, protagonista Luciana Littizzetto, la 31ma Edizione del Torino Film Festival, la prima sotto la direzione artistica di Paolo Virzì, coadiuvato da Emanuela Martini, vicedirettore. Film d’apertura Last Vegas, per la regia di Jon Turteltaub, presente in sala, che vede protagonisti Robert De Niro, Michael Douglas, Morgan Freeman e Kevin Kline, inserito nella sezione contenitore Festa mobile, dedicata alle opere fuori concorso. Al suo interno troviamo anche la pellicola di chiusura, Grand Piano (Eugenio Mira), l’omaggio a Federico Fellini, con l’anteprima del primo restauro digitale di 8 ½, a cura della Cineteca Nazionale di Roma, Medusa Film, Cinecittà – Deluxe e titoli come All is lost (J.C. Chandor) o La sedia della felicità di Carlo Mazzacurati, cui sarà conferito il Gran Premio Torino.
Piera Degli Esposti
Un altro importante riconoscimento, il Premio Maria Adriana Prolo alla carriera 2013, verrà assegnato dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) all’attrice Piera Degli Esposti, lunedì 25 novembre, alle ore 21.00, presso il Cinema Massimo (sala 3). Intitolato alla fondatrice del Museo Nazionale del Cinema, il premio, giunto alla dodicesima edizione, è stato nel corso degli anni attribuito ad una personalità che si è particolarmente distinta nel panorama della cinematografia italiana: registi (Giuseppe Bertolucci, Marco Bellocchio, Ugo Gregoretti, Giuliano Montaldo, Massimo Scaglione e Daniele Segre), attori (Roberto Herlitzka, Elio Pandolfi, Lucia Bosè, Ottavia Piccolo) e compositori (Manuel De Sica). Alla suddetta cerimonia seguirà la proiezione in anteprima nazionale del film documentario Tutte le storie di Piera, scritto e diretto da Peter Marcias.
Paolo Virzì ed Emanuela Martini (torinorepubblica.it)
Virzì, a giudicare dal ricco e variegato programma (185 i titoli in cartellone), ha mantenuto fede ai propositi espressi al momento del suo insediamento, ovvero innovare nel solco di quanto già efficacemente definito in questi ultimi anni dai suoi predecessori, così da conferire alla kermesse un’ulteriore connotazione, mantenendone sostanzialmente inalterata l’identità, costituita dal credere fermamente che i veri protagonisti della manifestazione, al di là della presenza o meno di ospiti prestigiosi, restino i film in quanto tali. Scorrendo i titoli presenti nelle varie sezioni, si delinea quindi la concretezza di un’idea solo in apparenza utopica, un cinema senza confini al cui interno possono coesistere spettacolo, intrattenimento popolare e percorsi d’autore, senza dimenticare le nuove tendenze emerse a Venezia e a Roma, volte a porre attenzione al documentario e alla sperimentazione come inedite modalità d’osservazione del reale.
I film in concorso (Torino 31, sezione riservata ad autori alla prima, seconda o terza opera) saranno valutati da una giuria presieduta dallo sceneggiatore e regista Guillermo Arriaga e composta da Stephen Amidon, scrittore, Francesca Marciano, sceneggiatrice, Jorge Perrugoria, attore, e Aida Besic, regista.Due i film italiani, La mafia uccide solo d’estate, esordio alla regia di Pif (Pierfrancesco Diliberto), e Il treno va a Mosca, diretto da Federico Ferrone e Michele Manzolini, curioso documentario che racconta nascita e progressiva dissolvenza dell’illusione comunista attraverso i filmini di un barbiere romagnolo, oggi 81enne, girati a Mosca nel ‘57 per il VI Festival mondiale della gioventù e in altri luoghi. Altri titoli interessanti, i francesi La Bataille De Solférino, (Justine Triet), 2 Automnes 3 Hivers (Sébastien Betbeder) e Vandal (Hélier Cisterne), l’americano C.O.G. (Kyle Patrick Alvarez) e il giapponese Sensô To Hitori No Onna (A Woman And War, Junichi Inoue). Riguardo le novità, Virzì ha introdotto una serie di “micro sezioni”, come Europop, all’interno di Festa Mobile, dedicata ai film di grande intrattenimento comprensivi dei generi più vari, a volte colpevolmente ignorati dai festival, o magari destinati ad essere celebrati solo in forma postuma, in apposite retrospettive:tra le pellicole presenti, l’esordio alla regia di Claudio Amendola, La mossa del pinguino.
E intanto in Italia, è la nuova sezione dedicata ai lavori in corso all’interno del cinema italiano, un’occasione per il pubblico di incontrare alcuni dei protagonisti, dialogare con loro sui progetti che hanno in mente. After Hours è dedicata a quei film, spesso produzioni di serie B, che, per atmosfera, impianto narrativo e produttivo, eccentricità o provocazione, un tempo, quando nelle sale esisteva il doppio programma, venivano programmati nell’ultima fascia notturna. Interessante anche Big Bang Tv, volta ad analizzare il nuovo linguaggio, lo stile e le modalità di narrazione di alcune serie televisive, in particolare d’oltreoceano, ormai sempre più trasversali tra piccolo e grande schermo. Al suo interno, le anteprime italiane di House of Cards (David Fincher) e Top of the Lake (Jane Campion e Garth Davis). Molto ricca e articolata, fiore all’occhiello del Festival, la retrospettiva Suicide is painless: il nuovo cinema americano 1967-1976, curata da Emanuela Martini, con la collaborazione dell’Università di Torino, continuazione di quanto già delineato nella 30ma edizione del Festival, un omaggio al linguaggio e alla mitologia che, originate dalla controcultura, furono elaborate, nel corso di un decennio, dai giovani talenti provenienti dal cinema indipendente e dai nuovi autori che si erano formati in televisione, dando vita a quel movimento noto come New Hollywood.
Per questa prima parte, ospite d’onore sarà Elliott Gould.
In conclusione, ricordo che, grazie alla partnership con MYmovies.it, sarà possibile seguire via web in diretta streaming sia la serata d’inaugurazione, sia quella di chiusura, compresa la premiazione, la quale si terrà nella sala 3 del Cinema Reposi, sabato 30 novembre, a partire dalle ore 20.00.
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