photo by @nonnaso
Quello in Messico è stato il primo viaggio “serio” fatto. Solo un preludio alle meraviglie che sarebbero seguite, negli anni, quando avessimo preso consapevolezza e confidenza con i viaggi oltremare, quando ci avessimo preso gusto.
Ho ricordi confusi, di un viaggio passato per la metà del tempo su un pullman o in giro per antiche rovine, e per l’altra metà del tempo tappata in casa, con pochi viveri e un freddo cane, la spiaggia del resort inagibile perché completamente scavata e battuta da un uragano che avrebbe imperversato dieci giorni, prima di lasciarci tornare, mesti e pallidi come eravamo partiti, in Italia.
calendario maya – photo by @nonnaso
Ma pazienza: le bellezze visitate, i templi nella foresta scalati da ginocchia di burro e con il fiatone, la bellezza mozzafiato dei paesaggi che si sarebbero aperti sotto di noi una volta raggiunta la cima di Chicen Itza, sarebbero bastati come ricompensa per la mancanza di sole e di svaghi da spiaggia.
Perdio, persino il centro commerciale di Cancun, e il giro per i suoi mercatini dove saremmo stati accolti benevolmente (perché i Messicani odiano gli Americani almeno quanto amano gli Italiani – abbiamo in fondo gli stessi colori di bandiera no?) sarebbero stati abbastanza per dimenticare le tristi giornate e le interminabili partite indoor di scala 40.
le profondità blu un pò inquietanti dei cenotes – immagine presa da web
E il ricordo di aver potuto godere di un’esperienza che ora non è nemmeno più a disposizione del turista medio, è dolce: qualche anno dopo la nostra visita, infatti, per evitare un ulteriore deterioramento della pietra, hanno chiuso per sempre alle “scalate” i gradini della splendida piramide di Chichen Itza.
Piramide di Chichen Itza – photo by @nonnaso
Noi, però, abbiamo la foto che può provare che ecco: noi ci siamo salite, noi siamo arrivate fino in cima, abbiamo toccato quelle pietre, goduto quella vista. Noi, avremmo anche potuto fare il bagno nei Cenote, o giocare a palla nel loro strano stadio.
Noi, abbiamo compiuto epiche gesta ed eroiche imprese, ci siamo perse nell’atmosfera della foresta, tutta fruscii e legno e verde.
Complesso Chichen Itza – photo by @nonnaso
Noi, abbiamo ascoltato il racconto di come quelle civiltà ormai perdute abbiano inventato sì tante cose da influenzare ancora la nostra vita di oggi: il cioccolato, calendari, i sacrifici umani, la Fine del Mondo. Abbiamo visto con gli occhi della mente accadere quegli accadimenti, ci siamo raccapricciate, ci siamo meravigliate. Abbiamo seguito i calcoli astronomici e l’evoluzione del Cielo, abbiamo pronunciato meravigliate i nomi impronunciabili dei loro Dei, e li abbiamo trovati simpatici. Abbiamo comprato statuette dei loro dei, i loro calendari in marmo ancora svettano sulle mensole delle nostre case, accanto alla maschera di Quetzalcotl, e il suo bastone della pioggia.
Osservatorio Astronomico, complesso di Chichen Itza – photo by @nonnaso
Ho molti buoni ricordi anche della gita a Tulum: il sole era alto in un incredibile cielo blu, nonostante un uragano stesse imperversando nei Caraibi, il mare era del più sorprendente azzurro che avessi mai visto, e le rovine archeologiche aggiungevano quel tocco di avventuroso ad un panorama caraibico smaccatamente delizioso.
Con un sospiro, guardo scorrere i ricordi ormai lontani…
complesso di Tulum – photo by @nonnaso
Tulum, el castillo – photo by @nonnaso
Tulum, rovine Maya – photo by @nonnaso
complesso di Tulum, el castillo e la playa – photo by @nonnaso
Tulum – photo by @nonnaso
Tulum, zona archeologica interna – photo by @nonnaso
Tulum, vista del complesso – photo by @nonnaso
Ma di ognuno serbiamo il ricordo, solo un po’ scolorito dal tempo.
E se i Maya avevano ragione, e prima o poi (anche se un pò in ritardo rispetto alle previsioni) il mondo finirà, per noi finirà con un sorriso, perché potremo sempre dire: io me ne vado, ma quello l’ho visto.
Quello l’ho fatto.
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<3 fonte Pinterest" /><3 fonte Pinterest" /><3 fonte Pinterest" /><3 fonte Pinterest" title="My vintage travel memories: fotografie dal Messico" /><3 fonte Pinterest" class="size-full wp-image-7925" />l’artigianato locale
le chiese colorate – fonte Pinterest
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le CASE colorate! fonte Pinterest
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Tulum – fonte Pinterest