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My week with Marilyn

Creato il 28 febbraio 2012 da Thefreak @TheFreak_ITA

Marilyn Monroe aveva un’aura intorno che rapiva il pubblico, la gente voleva vederla, tutti volevano stare con lei o essere lei.

Sono stati scritti numerosi libri e girati  altrettanti film su Marilyn,  ma forse nessuno è riuscito a focalizzarsi così sull’immagine di un’anima spezzata come ha fatto Simon Curtis in My week with Marilyn.

Basato sui diari di Colin Clark , My week with Marilyn si svolge durante il mese di riprese de “The prince and the showgirl” con protagonisti la Monroe e Sir Laurence Oliver, che ne era anche il regista . Clark, interpretato da Eddie Redmayne, ottiene il suo primo lavoro in una grande produzione come terzo assistente di regia. Il lavoro più sacrificabile ma che svolge con grande passione. E proprio questa passione gli permetterà di avvicinarsi alle celebrità del film. Il suo tempo speso nella produzione gli permetterà di conoscere più da vicino Oliver e la Monroe.

Marilyn ha bisogno di un amico e Colin finisce per diventarlo, sarà l’unico a capirla profondamente e l’unico a riuscire a starle accanto instaurando con lei un rapporto molto intimo e al tempo stesso assolutamente platonico.

Michelle Williams ci regala una notevole interpretazione, degna della nomination agli Oscar; i dettagli , le sfumature e le gestualità che mette in rilievo sono straordinari. Da un lato riesce a rappresentare nella pellicola la Marilyn,  ragazza fragile torturata dalle numerose pillole , da una vita  coniugale sbagliata ,e da un aborto spontaneo, un’attrice che non si sente mai apprezzata alla ricerca continua che qualcuno le dica BRAVA e non che la giudichi pazza ; dall’altro la Marilyn donna  dal disarmante fascino ,ingenua , che riesce a farsi sorprendere dalle piccole cose della vita e che ama profondamente la vita stessa.

Non da meno sono la bravura di kenneth Branagh, che è in grado di farci vedere come Oliver lotti con il passato e cerchi di adattarsi ai tempi che cambiano e quella di Eddie Redmayne, che insieme al regista riesce a portare sullo schermo le emozioni che Colin Clarke sente quando è vicino a Marilyn.

Questo film è il miglior modo che i nostalgici di una Hollywood che fù  hanno per  godere e rimanere affascinati forse dall’unica e vera “Star” che sia mai esistita.

 

A cura di ErsyC

 

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