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My Weekend

Creato il 03 dicembre 2012 da Rockandfiocc

Venerdì  sera: - carica come una molla, vado in palestra. Dopo 20 minuti di body mind super rilassante mi metto mio malgrado sul tapis roulant (i corsi erano finiti). Comincio a correre, con il male alla milza che arriva inesorabile. Tengo duro. Corro sempre più veloce, cattivissima. In sala ci sono solo io e 3 pischelli che fanno i pesi e si bullano l’un l’altro. Divento ancora più cattiva, le mie gambe si muovono da sole. Mai corso così in tutta la vita. Continuo ad aumentare la velocità fino a che sono ad 11, il massimo. Mi  sento Forrest Gump, o quel bambino di quel cartone dove ha le scarpe che corrono per lui e non riesce a fermarsi. Dopo 30 minuti la macchina si ferma, e vado a fare adduttori e abduttori. Se non divento Gisele entro Giugno spacco tutto (HA).
-dopo la palestra esco con un’amica, andiamo a sentire il suo ragazzo suonare in un post losco. Mi attacca bottone un tizio strano, amico del cantante, che mi continua a ripetere che suo zio fa il designer dell’azienda dove lavoro. Non lo conosco, gli dico. “Come no? Non lo conosci? Beh, guarda, chiedi un po’ in giro e vedrai se non è conosciuto...senti ma tu come ti chiami?” “Giulia T.” “ Ma ce ne sono tante di Giulia T. Su Facebook?” “un’infinità. Milioni” “guarda, io mi chiamo Marko x. Vai tra gli amici di Stefano, sono l’unico Marko con la k” “senz’altro” “senti ma veramente non conosci mio zio? Guarda che è un capoccia” “non lo metto in dubbio, ma io non lavoro con i designer”
“beh guarda, lui è importantissimo. Senti ma, sei assunta o in stage? No perchè se vuoi una spintarella...” “ma no, assolutamente! Guai a te se fai il mio nome!”
“va bene dai, ci penso io. Mio zio...”
“ma nooo!”
Sabato mattina: -Torno a casa alle 3,30 con la mia coinquilina, e ovviamente ci mettiamo a chiacchierare per le due successive ore (sto vivendo con il mio alterego, è pazzesco). Vado a letto, e le dico di svegliarmi la mattina seguente, quando si alza pure lei. Dopo quella che mi è sembrata una grassa dormita, mi sento chiamare: “oh giuli!” “oi!” “giuli sono le 5,30, ma fa buio e non c’è l’altra coinquilina!” “come no?” “aspetta ma tu che ora fai?” “eh, le 5,30. Mi si sarà fermato l’orologio? Ma dov’è Chiara?Abbiamo dormito un po?” “non lo so Giuli, fa buio! Ma che ore sono, siamo andate a letto mezz’ora fa? Non capisco, ci sono gli alieni?”
“oddio chiara non so, aspetta che accendo il cellula... CHIARA SONO LE 17.30! E’ il giorno dopo!!” “nuoooo!!!HAHAHAHAHA”
Sabato sera: sto a casa a rilassarmi e caricare 1000 foto su Pinterest (che nerd). Faccio finta di essere una donna matura a cui non importa stare separata dal fidanzato per due sere di fila (faccio finta, appunto). La mia coinquilina in lite con il fidanzato che crede che lei si sia fatta i fatti suoi fino al pomeriggio di Sabato e non crede che possa aver dormito 12 ore. L’altra coinquilina che litiga col fidanzato perchè ha ricevuto in regalo da sua nonna una pelliccia di visone e lui è contrario. Io che mi struggo perchè non so cosa fa lui (o meglio lo so, ma voglio PIU DETTAGLI). La casa dell’allegria, insomma. Fa un po’strano il fatto che la giornata cominci alle 6. A mezzanotte mi metto a letto con “The marriage plot”(currently reading in arrivo, sto leggendo un sacco di libri ora che vado al lavoro in tram e ci metto un sacco), alle 2 mi si chiudono gli occhi.
Domenica mattina: vado a vedere “The History of film” con la coinquilina. Cado rovinosamente per strada sbucciandomi un ginocchio e strappando gli unici pantaloni neri dritti che ho (avevo) al momento, per non parlare della figuraccia di me che cado DI FACCIA. Ci addormentiamo durante il film - la parte sul cinema cileno degli anni 70 non ci ha esattamente appassionate- e usciamo alle 15. Assistiamo alla caduta di una povera vecchietta, la mia coinquilina che si precipita a soccorrerla: “lavoravo in ambulanza! Signora tenga su la testa!”. Porto la mia coinquilina a farsi truccare dalla mia amica Ali in Rinascente (corner Laura Mercier, come sempre ve la consiglio), mi incontro con il mio ragazzo e andiamo al concerto degli XX.
Domenica sera  Speravo in branchi di hipster e invece no, mi sono ritrovata accanto i soliti punkabbestia che fumavano le canne e le sigarette e ballavano in cerchio (sulla musica degli XX, poi mi spiegate come) mentre io stavo immobile tipo statua di sale, a godermi la musica e tenere la manina del mio ragazzo, odiato sempre da tutti ai concerti perchè blocca la visuale (è alto 2 metri). Sono tornata  a casa, ho mangiato una pasta al sugo e tonno, ho cantato un po’ le sigle dei cartoni con le mie coinquiline e quel povero santo del mio ragazzo, e sono andata a letto alle 2.
Nice weekend J

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