Per l’addio di un giocatore spettacolare e vincente, anche se non così tanto come invece traspare dai commenti generali, mi sarei atteso qualcosa di più delle solite parole di circostanza. Carlton Myers è stato soprattutto il primo sportivo di colore italiano, completamente e integralmente italiano, dalla lingua al modo di intendere la vita. La sintesi perfetta dell’integrazione e dell’evoluzione dello sport moderno, anche quello nostrano. Prima di lui nessun campione italiano, nato e cresciuto in Italia, aveva il suo colore; dopo di lui è arrivato Andrew Howe e pochi altri. Carlton è stata la sintesi perfetta di innumerevoli culture, un talento ed un esempio, anche se non ha vinto, con le rispettive squadre, quanto sarebbe stato lecito aspettarsi dal suo immenso talento. La scelta di farlo portabandiera alle Olimpiadi del 2000 in qualche maniera è stata dettata più da questo che dal suo talento. Ma è stata una scelta coraggiosa, in un paese che ancora a dieci anni di distanza da quel giorno continua a tuonare “fuor e bal” (o qualcosa del genere, non conosco il lumbard storpiato di Bossi). Onore a Carlton, per quello che è stato in grado di rappresentare, forse suo malgrado, dentro e fuori dal campo. Certo la sua svolta “mistica” non ci voleva, ma come diceva il grande Billy Wilder, nessuno è perfetto.
In bocca al lupo Carlton
Antonio Ungaro
Carlton Myers ha dato il suo addio alla pallacanestro giocata, presso l’auditorium della comunità di San Patrignano, nel giorno del suo quarantesimo compleanno, presentando inoltre il suo nuovo progetto Sport High School, dedicato alla formazione dei giovani talenti.
“E’ giusto rendere omaggio a Carlton Myers – ha affermato Dino Meneghin, presidente della Federazione Italiana Pallacanestro – che oltre ad essere un campione è anche una grande persona. Come giocatore in 25 anni di carriera ha dato dimostrazione delle sue grandi qualità: non è da tutti segnare 87 punti in una sola partita. É stato capitano della Nazionale e Portabandiera della delegazione italiana ai Giochi Olimpici di Sidney nel 2000. Ha vinto un Argento e un Oro ai Campionati Europei. Ricordo il suo urlo di felicità dopo il successo di Parigi, a testimonianza dell’amore e della passione per il basket. Alla pallacanestro italiana mancherà un grande giocatore. Spero che i giovani di oggi possano rivedere le sue partite per studiarne il modo di giocare e i suoi segreti: sul campo è stato un esempio per tutti. Ora ha iniziato una nuova vita, manifestando la sua vicinanza a Dio e promuovendo il suo progetto. É giusto stimarlo non solo come giocatore, ma anche e soprattutto come uomo”.
Myers detiene il record di punti realizzati in un campionato professionistico italiano: 87, realizzati il 26 gennaio ’95 con la maglia di Rimini contro Udine, in una gara di A2. Carlton è stato Portabandiera dell’Italia ai Giochi Olimpici di Sydney del 2000. In carriera ha vinto un Europeo con l’Italia(1999) e uno scudetto (2000), una Coppa Italia (1998) e una Supercoppa Italiana (1998) con la Fortitudo Bologna. Ha giocato anche a Rimini, Pesaro, Roma, Siena (dove nel 2004 ha vinto un’altra Supercoppa) e a Valladolid. L’anno scorso ha giocato in Legadue a Rimini.