Dopo Béla Tarr, finalmente un altro film in concorso degno del posto in cui sta: Jodaieye Nader az Simini (titolo internazionale: Nader and Simin, a Separation) di Asghar Farhadi, l'autore del notevole About Elly. Come il suo predecessore, anche questo film racconta della borghesia di Teheran - la colta e benestante borghesia occidentalizzata della città - e dei suoi drammi privati trasformati in tragedie civili. E come in About Elly, anche in Nader and Simin, a Separation la disamina di un evento centrale costruisce l'intero film, con le diverse versioni di ogni personaggio che si scontrano le une contro le altre, ma soprattutto sbattono a vicenda contro le regole scritte e non scritte di una società lacerata dalla sue stesse contraddizioni. Farhadi non ci va leggero con il regime, ma la struttura del suo film nasconde le accuse e mostra solo le conseguenze: uomini e donne agiscono, sbagliano, attaccano, si difendono, hanno dubbi, fragili certezze, ma tutto si disperde in un mondo che come prima colpa ha quello di non essere in grado di evolvere con la stessa rapidità delle persone che vorrebbe controllare. La religione c'è, la libertà pure, la legge che sa ascoltare anche, ma tutto sembra inutile, ogni cosa disperde le proprie ragioni in un mare di altre ragioni. E così l'accusa più diretta al regime iraniano è proprio quella che mette all'indice la sua debolezza, peggio ancora la sua assenza. Non credo lo vedano di buon occhio da quelle parti, un film come questo: chissà cosa ne penserebbe Jafar Panahi, se solo la sua presenza in giuria, qui alla Berlinale, fosse qualcosa di più concreto di un semplice e inutile gesto politico.
Magazine Cinema
Dopo Béla Tarr, finalmente un altro film in concorso degno del posto in cui sta: Jodaieye Nader az Simini (titolo internazionale: Nader and Simin, a Separation) di Asghar Farhadi, l'autore del notevole About Elly. Come il suo predecessore, anche questo film racconta della borghesia di Teheran - la colta e benestante borghesia occidentalizzata della città - e dei suoi drammi privati trasformati in tragedie civili. E come in About Elly, anche in Nader and Simin, a Separation la disamina di un evento centrale costruisce l'intero film, con le diverse versioni di ogni personaggio che si scontrano le une contro le altre, ma soprattutto sbattono a vicenda contro le regole scritte e non scritte di una società lacerata dalla sue stesse contraddizioni. Farhadi non ci va leggero con il regime, ma la struttura del suo film nasconde le accuse e mostra solo le conseguenze: uomini e donne agiscono, sbagliano, attaccano, si difendono, hanno dubbi, fragili certezze, ma tutto si disperde in un mondo che come prima colpa ha quello di non essere in grado di evolvere con la stessa rapidità delle persone che vorrebbe controllare. La religione c'è, la libertà pure, la legge che sa ascoltare anche, ma tutto sembra inutile, ogni cosa disperde le proprie ragioni in un mare di altre ragioni. E così l'accusa più diretta al regime iraniano è proprio quella che mette all'indice la sua debolezza, peggio ancora la sua assenza. Non credo lo vedano di buon occhio da quelle parti, un film come questo: chissà cosa ne penserebbe Jafar Panahi, se solo la sua presenza in giuria, qui alla Berlinale, fosse qualcosa di più concreto di un semplice e inutile gesto politico.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Quattro giorni al vincitore del LXIX Premio Strega
Ancora quattro giorni e sapremo chi avrà vinto il LXIX Premio Strega che sarà assegnato il 2 luglio al Ninfeo di Villa Giulia a Roma. Leggere il seguito
Da Imago
CULTURA, EDITORIA E STAMPA -
Carta di San Francisco, 26 giugno 1945
Statuto delle Nazioni Unitehttps://en.wikipedia.org/wiki/File:Uncharter.pdf Carta di San Francisco, firmata il 26 giugno 1945 a conclusione della Conferenza... Leggere il seguito
Da Marvigar4
CULTURA -
Anime nere di Francesco Munzi in dvd
Anno: 2014Durata: 103'Genere: DrammaticoNazionalita: Italia, FranciaRegia: Francesco MunziUn tuffo in una dimensione ancestrale, arcaica, e, in un certo senso,... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Selezione ballerini e mimi per l’opera “Jura”
AVVISO DI SELEZIONE DANZATORI/MIMI produzione La Jura di Gavino Gabriel Il Teatro Lirico di Cagliari indice una selezione per 8 danzatori e 4 mimi (uomini e... Leggere il seguito
Da Musicamore
CULTURA, PALCOSCENICO, TEATRO ED OPERA -
Novità estive: i test di Artesplorando
L'estate porta con se tante novità per il progetto Artesplorando. Come avrete capito il blog non va in vacanza, ma anzi si riorganizza e riordina le idee. Leggere il seguito
Da Artesplorando
ARTE, CULTURA -
La famiglia è un nostro “made in Italy”. Roma, 20 giugno 2015 – Tutti a Piazza S...
di Eleonora MostiC’era una volta mamma e papà, che si sentivano ritratti nel modello famiglia “mulino bianco” e assicurati da uno Stato che, pur tra una “caduta... Leggere il seguito
Da Libera E Forte
CULTURA, SOCIETÀ, DA CLASSIFICARE





