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Nagorno-Karabakh. Mnatsakanyan, ‘possiamo resistere ad attacchi azeri’, ma deterrente è Mosca

Creato il 03 novembre 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

Mnatsakanyan_Levondi Giacomo Dolzani

Secondo quanto dichiarato oggi dal Luogotenente-Generale Levon Mnatsakanyan, comandante in capo dell’autoproclamata repubblica del Nagorno-Karabakh, ha affermato oggi che “le forze armene hanno tutte le capacità per tener testa all’armata azera”, aggiungendo che la resistenza a quelle che ha definito “recenti aggressioni azere sulla linea di contatto” ne è la prova.
Gli scontri che negli ultimi mesi si sono verificati sul fronte armeno-azero hanno infatti causato decine di vittime da entrambe le parti, benché ognuna delle due fazioni scarichi le responsabilità sull’avversario.
Da oltre vent’anni infatti le truppe di Baku combattono contro quelle di Erevan per riconquistare il controllo sull’altopiano del Karabakh e sugli altri sette distretti azeri, occupati dalle forze armene con la guerra svoltasi tra il 1992 ed il 1994 e mai smilitarizzate, nonostante quattro risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (n. 822, 853, 874 e 884 del 1993) richiedano ad Erevan di ritirare le proprie truppe per consentire l’instaurarsi di un clima che possa favorire lo svolgimento delle trattative di pace.
L’Azerbaigian, contrariamente all’Armenia, sta conoscendo negli ultimi anni uno sviluppo economico senza precedenti, e la sua potenza militare è aumentata di pari passo; Mnatsakanyan ha ricordato che non conta solo la quantità di uomini e mezzi, ma anche la loro qualità ed addestramento, affermando che le forze armene sono più organizzate e meglio equipaggiate.
Nonostante questo rimane però il fatto che Erevan, in seguito all’instaurarsi di intense relazioni economiche tra Baku ed Unione Europea, soprattutto nel settore dell’export di gas naturale, per garantire la propria sicurezza contro la forza militare dell’Azerbaigian si è vista obbligata ad entrare nell’Unione Economica Eurasiatica, ponendo di fatto Mosca tra se ed un’invasione azera.

da Notizie Geopolitiche



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