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Da martedì scorso circa 15 persone hanno perso la vita in Kenya in seguito a ripetuti attacchi riconducibili a gruppi armati.
Giovedì passato, giorno dell’anniversario dell’indipendenza, c’è stato il lancio di una granata contro un minibus di turisti a Mombasa, che ha rischiato di causare vittime.
Anche se l’attacco è stato sventato ha contribuito ad alzare comunque la tensione per le minacce contro un settore, quello turistico, fondamentale per l’economia nazionale.
Ma il peggio è accaduto l’altro ieri, sabato, quando un uomo ha provocato,a quel che riferisce la polizia di Nairobi, con un ordigno rudimentale, fatto esplodere su di un autobus proveniente da uno stazionamento del quartiere di Eastleight, noto per essere a forte concentrazione somala, la morte di sei persone e il ferimento certo di almeno altre trenta.
Quest’ultime,per fortuna, tempestivamente sono state trasportate in ospedale per ricevere le cure dovute.
Resta,tuttavia, l’incertezza sull’identità dell’attentatore anche perché, in queste ultime ore,riferiscono fonti ben informate che circola in città, sempre ad opera della locale polizia, la foto-identikit di un altro uomo, che non è più quello che è stato fermato sabato.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)