E’ una buona notizia sempre però che si raggiunga, a tutti gli effetti, nel corso dell’iter prefissato, un risultato positivo come è auspicabile da più parti.
Risultato, intendo, che metta fine ad una situazione di morti a catena e di estremo disagio per la popolazione somala, che dura da troppo tempo con le conseguenze che tutti ben conosciamo.
Parlo della bozza di Costituzione, approvata a Nairobi (Kenya) quest’oggi, che sarà resa pubblica ai media ufficiali nelle prossime ore, e che dovrà essere vagliata con attenzione dall’Assemblea Costituente, per divenire chiave di volta dello Stato somalo,al termine della transizione politica, prevista dagli accordi concordat e per la data del 20 agosto.
Accanto a questa analisi l’altro impegno politico serio riguarda piuttosto la selezione del parlamento da parte dei capi tradizionali dei diversi clan somali. Evento, che al momento è in corso nella città somala di Mogadiscio.
E’ compito infatti del parlamento (in tutto 825 deputati) scegliere poi, a sua volta, per una Somalia autenticamente pacificata ( noi lo auspichiamo), presidente ed esecutivo.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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