Nandata e ritorno

Creato il 30 giugno 2015 da Marcopress @gabbianone

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Più giovani di 11 anni, quando esordirono, gli uomini della Cena degli uomini ricalano a Mortegliano. L’evento non è solo una tappa del tour che li coinvolge dal 2004, ma è anche il Thanksgiving per il Maurizio’s come back, il cervello che ritorna, qui immortalato dal quotidiano locale quando era svizzero (ora è mmericano e cagaintestaatutti, eh ma la classe dirigente del territorio-status polemica on).
Da Nando, questa è la notizia, c’è Giulia. Lei è la figlia di Ivan, di fatto la padrona, ingegnera gestionale (boh), ex cestista (e quindi elevata, dopo il calcio non c’è altro che il basket), sa bene che nella Nba fanno sempre passi (specie LbJ, l’orrendo), sapiente distillatrice di antipasti. Con cesura.
Perché da Nando, adesso, li puoi stoppare (come Mutombo, col ditino). Puoi perfino suggerire di non dare l’impressione di prevaricare. E ti ascoltano. Lei, Giulia, propone uno-due-tre hors d’oeuvre – la tartara di Pezzata rossa spolverata di tartufo nero, il porcino sull’altare assieme a un crudo quasi affumicato, il sale che non sala, il pepe che non pepa toccano cime dall’Everest in su -. Ma li mangi e ti fermi. O almeno rallenti. Contrattacchi. Ribalti. Li prendi d’infilata. Polenta, montasio e soppressa non ti mettono alla corde. Tris di primi (uno dopo l’altro, distinti). Bis di secondi: il bisonte prima del cinghiale (personalissimo cartellino, 1-0). E le coccole (la cioccolata, le fragoline di bosco, ché ancora mi irridono), quelle mancate in altre serate, gugola su lookande e le troverai.
Il bere? Un delizioso percorso-alla-cazzo (cit.). Serata enorme, per sentimento e qualità. Direi funky, ci fosse stata la musica. Accompagnano, e non poco, Giuseppe, Daniele, Michela. Non riesco a scrivere molto altro. Non ora, che è tardi. Rimando qui, per il play-by-play. Perché le parole sono tutto. Ma le immagini le scrivono.



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