Il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha disposto che siano registrati presso l’anagrafe del comune di Napoli i matrimoni tra coppie dello stesso sesso celebrati all’estero. L’ordinanza arriva nei giorni immediatamente precedenti al Mediterranean Pride of Naples del prossimo sabato, 28 Giugno, un evento che si pone come strumento contro la discriminazione e il pregiudizio, la violenza e l’arretratezza, l’odio e l’ignoranza verso lesbiche, gay, bisessuali e transgender. Il provvedimento del primo cittadino di Napoli si contestualizza all’interno delle norme tracciate dal diritto internazionale, dalle legislazione italiana e dalla giurisprudenza, le quali dànno ai sindaci il diritto ed il dovere di far trascrivere nei registri dell’anagrafe questo tipo di matrimoni, oltre ad arginare l’indifferenza dello Stato che non si mette in moto per dare una disciplina alla questione.
Napoli vuole perciò tornare ad esercitare attivamente il proprio ruolo di capitale del Mediterraneo, tenendo alla sua storia di città all’avanguardia per quanto riguarda i diritti civili, la solidarietà, la tolleranza. Ospitare il Mediterranean Pride e, contemporaneamente, aprire le porte delle istituzioni ai cittadini di differentemente orientamento sessuale, è un segnale forte nei riguardi non solo dello Stato centrale, ma soprattutto verso la società, caratterizzata ancora oggi, siamo nel 2014, da forme di grave pregiudizio, intolleranza che si manifesta trasversalmente in tutto il corpo sociale a prescindere dal reddito e dal grado di istruzione.