NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Albiol, Britos, Reveillere; Inler, Radosevic; Insigne, Pandev (15' st Hamsik ), Callejón; Zapata. (26' st Higuain). (Reina, Colombo, Uvini, Fernandez, Dzemaili, Armero, Mertens). All. Benitez.ATALANTA (4-5-1): Polito; Nica, Yepes, Benalouane, Del Grosso; Giorgi (39' st Cigarini), Baselli (31' st Stendardo), Cazzola, Kone; De Luca (17' st Marilungo), Livaja. (Frezzolini, Brivio, Lucchini, Migliaccio, Bonaventura, Moralez, Brienza). All. Colantuono.ARBITRO: De Marco.NOTE: spettatori 40.000 circa. Ammoniti Benalouane, Cazzola, Albiol, Livaja. Espulso Yepes al 31'st per somma di ammonizioni. Angoli 3-2 per il Napoli. Recupero: 2' pt, 2' st.
Non è stato certo il miglior Napoli della stagione quello che ha battuto in casa l’Atalanta, guadagnandosi così l’accesso ai quarti di finale di coppa Italia, in cui affronterà la Lazio.
In formazione rimaneggiata, il Napoli ha messo in luce le solite imprecisioni difensive, cui ha saputo sopperire, come di consueto, con una prestazione offensiva di altissimo livello.
Va sotto il Napoli ad inizio gara, subendo un clamoroso contropiede finalizzato da De Luca. Ma si riscatta un minuto dopo con la terza prodezza di Callejon: dopo quella con la Fiorentina e quella con il Catania, possiamo ormai affermare con certezza che questo giocatore ha dei numeri tecnici assurdi, e che i suoi gol non si possono definire fortunosi.
L’Atalanta è sembrata dura a morire, ma ci ha pensato poi il secondo gol di Insigne a tramortirla. La seconda rete consecutiva del gioiello napoletano è nata dopo una decisione arbitrale considerata giusta, ma non certo semplice da prendere, riguardo l’interpretazione di un fuorigioco di Higuain, considerato poi ininfluente.
Ci ha pensato poi ancora una volta Callejon, con la sua prima doppietta italiana, a mettere al sicuro risultato e qualificazione.
A fine mese ce la vedremo con la Lazio, nel frattempo ci si rituffa nel campionato.