La stagione degli azzurri passa gioco forza attraverso la prossima settimana che, soprattutto in Champions, dirà molto sul futuro della compagine di Rafa Benitez. Martedì sera, infatti, ci sarà la super sfida, da dentro o fuori, di Dortmund contro il Borussia che deciderà quale competizione europea il Napoli si ritroverà a giocare a febbraio. Basta il pareggio per avere la certezza matematica della qualificazione agli ottavi mentre, al contrario, una sconfitta significherebbe al 90% l’estromissione dall’Europa che conta.
Ma non si può assolutamente sottovalutare il Parma che, in più di un’occasione in questa stagione, ha dimostrato di saper far male alle grandi squadre (pareggio con Lazio e Fiorentina, vittoria contro il Milan).
La concentrazione, quindi, dovrà assolutamente restare altissima per tutti i 90′ ed è per questo che Benitez, quasi sicuramente, non farà turn over e schiererà la migliore formazione possibile. Arrivano buone notizie per quanto riguarda Marek Hamsik che ha smaltito il piccolo problema al ginocchio e sarà regolarmente in campo contro i ducali.
La grossa novità, però, potrebbe essere rappresentata dal modulo. Il tecnico spagnolo, infatti, sembra orientato a passare dal “suo” 4-2-3-1 al 4-3-3 con l’arretramento, proprio dello slovacco, a centrocampo. Davanti Martens e Callejon dovrebbero agire ai lati del “Pipita” Higuain, con Pandev ed Insigne inizialmente in panchina.
L’ambiente è carico nonostante la brutta sconfitta di Torino. Sia il presidente De Laurentis sia l’allenatore hanno professato ottimismo, ribadendo che la situazione, sia in campionato che in Champions, è ottima e tutti gli obiettivi sono ancora a portata di mano. L’importante sarà non sbagliare più da qui alla sosta natalizia per arrivare al nuovo anno con il pass per gli ottavi di Champions in tasca e più punti possibili in campionato. Oltre al Parma e al Borussia, ci saranno soprattutto la Lazio a Roma e l’Arsenal e l’Inter da ospitare al San Paolo che cercheranno di mettere i bastoni fra le ruote ai campani. Un calendario duro, insomma, ma forse è arrivato il momento di dimostrare di essere grandi anche nelle gare che contano.