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Napoli festeggia San Valentino con il Registro delle Unioni Civili

Da Uiallalla

il consiglio comunale di napoli vota per il registro delle unioni civiliLa vigilia di San Valentino ha regalato ai cittadini e alle famiglie napoletane l’istituzione del Registro delle Unioni Civili e del Certificato Anagrafico Affettivo.

L’atto deliberativo prevede il riconoscimento dei diritti civili “fino a quando persiste la situazione di convivenza a prescindere dal sesso dei conviventi”: tutte le coppie iscritte nel Registro avranno la possibilità, tra l’altro, di partecipare a bandi pubblici al pari di una coppia legata dal vincolo del matrimonio.

All’indomani dello storico voto in Consiglio Comunale - che impegna, inoltre, la Giunta ad inserire le unioni civili nello Statuto - arrivano le prime dichiarazioni. A partire da quella del Comitato Campania Rainbow che ottiene la sua prima vittoria politica

“Il Comune di Napoli - si legge in una nota - ha ben recepito le istanze di civiltà e di parità che hanno animato in questi mesi il Campania Rainbow consolidando quell’exemplum virtuoso che Napoli oggi a pieno titolo può rappresentare per tutte le altre città della regione”

Ma con l’approvazione del Registro e dell’Anagrafe Affettiva, si completa un ciclo di rivendicazioni di lungo corso da parte di Arcigay

“L’approvazione - racconta Fabrizio Sorbara, presidente di Arcigay Napoli - è stato un momento emozionante. La speranza è che quello che per il Comune di Napoli è un punto di arrivo rappresenti davvero per il Paese un punto di partenza”

“Le nostre rivendicazioni – aggiunge infatti Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigaysono oggi orientate al matrimonio tra persone dello stesso sesso e al riconoscimento legislativo di un pluralità di istituti familiari”

Parla di “San Valentino dei Diritti” Arcilesbica Napoli che accoglie la notizia con gioia e orgoglio

“Un piccolo passo verso il riconoscimento delle coppie e delle famiglie lesbiche e gay napoletane e un grande attacco alla mentalità della discriminazione e del pregiudizio omofobici”

In parziale controtendenza la posizione di iKen Onlus che sottolinea il proprio “disaccordo” ritenendo obiettivo della propria battaglia il matrimonio per tutti

“Tuttavia riteniamo che tale scelta, della Giunta e del Sindaco, vada sostenuta senza remore, perché relativa ad una esigenza dell’Amministrazione che andrà a ricadere sulla vita di tutti e tutte, a prescindere dall’orientamento sessuale”

L’approvazione è stata anche l’occasione per il Consiglio per ricordare tutte le vittime dell’omofobia: infatti tutti i consiglieri di maggioranza e la Giunta al momento del voto indossavano triangoli rosa e nero, il marchio di stoffa che nei campi di concentramento veniva cucito sulla divisa di omosessuali e lesbiche.


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