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Napoli, il pagellone 2010-2011

Creato il 05 giugno 2011 da Antonoce
Quella da poco terminata è stata per il Napoli e per i propri tifosi una stagione da incorniciare, da ricordare come la più bella della storia azzurra recente, almeno tenendo presente il periodo post fallimento. Mazzarri e i suoi ragazzi sono stati artefici di una cavalcata sorprendente che li ha portati a guadagnare un meritato terzo posto in campionato, oltre che una uscita dalla Tim Cup solo ai rigori e ai causa dell’Inter, e l’eliminazione in Europa League agli ottavi, con il Villareal, dopo che la formazione azzurra era rimasta l’unica squadra a rappresentare l’Italia in questa competizione europea.
Fervono già i preparativi per la prossima stagione che dovrà vedere un Napoli ancora più forte di quello di quest’anno, per poter competere adeguatamente in Champions League, la competizione regina d’Europa, in cui il Napoli si cimenterà per la prima volta da quando esiste la formula a gironi.
In attesa di veder nascere un grande Napoli, a partire da ritiro di luglio, ci sentiamo di poter testimoniare ulteriormente, se ce ne fosse bisogno, tutta la nostra stima ai ragazzi che hanno fatto un’impresa quest’anno. A chi andrà via e a chi resterà in azzurro possiamo solo dire ancora una volta: grazie ragazzi!
Napoli, il pagellone 2010-2011
Aronica 6: stagione in cui ha fatto valere la sua esperienza, che è tornata utile in alcune circostante, un po’ meno in altre, quando ha pagato una condizione non più brillantissima, e conseguenti errori.
Blasi 5: per lui soltanto due apparizioni in stagione: nella prima di campionato, in cui finisce espulso, ed una in coppa Italia con il Bologna. Ha pagato i suoi limiti caratteriali, che probabilmente hanno indispettito Mazzarri che lo ha completamente escluso dalla prima squadra. Peccato, ma deve prendersela solo con se stesso.
Campagnaro 7,5: è stato tra i più continui della difesa e con la sua solidità ha dato alla difesa una certa stabilità per subire poco e fare spesso risultato.
Cannavaro 7: ancora una stagione molto positiva per lui, che ha ridotto al minimo gli errori e dimostrato grande professionalità quando il rinnovo del contratto sembrava non volesse arrivare.
Cavani 9: il matador è stato tale quest’anno, in cui ha regalato ventisei gol in campionato e sei in Europa League. Una media impressionante, un campionato incredibile non solo per i gol, ma per l’aver saputo essere uomo squadra con i suoi assist, i sui recuperi in difesa, la sua classe dentro e fuori dal campo, la sua faccia pulita, portando i tifosi del Napoli ad adottarlo come difficilmente hanno fatto.
Cribari 6: non sempre impeccabile, a volte disastroso tanto da rischiare di compromettere partite. Cribari non era da Napoli e lo si era visto, ma in compenso si è calato nel ruolo di comprimario in gran silenzio e con grande serietà. Dote, quest’ultima, che non si può non apprezzare.
De Sanctis 8: quest’anno il portiere azzurro è cresciuto ulteriormente, diventando praticamente decisivo per le sorti della squadra azzurra. Parecchie le partite importanti e decisive da ricordare. Unica pecca, se possiamo permetterci: parare qualche rigore in più, di sicuro non sarebbe cosa sgradita…
Dossena 6,5: qualcuno pensava fosse un bidone, e che dopo la lunga inattività di Liverpool non sarebbe più tornato quello di prima. Invece l’esterno sinistro azzurro si è messo sotto, ha lavorato sodo ed alla fine ha raccolto: più d’una prova decisiva, stagione finita in crescendo e anche un gol, alla Lazio, nell’incredibile rimonta che ci ha regalato un pezzetto di Champions.
Dumitru s.v. qualche fugace e breve apparizione non ci ha permesso di valutarlo appieno. L’arrivo di Mascara gli ha sbarrato completamente le porte della prima squadra.
Gargano 5: non è stata una bella stagione per lui: troppo nervosismo, troppi errori, una grave involuzione tecnico tattica. Si goda il figlioletto da poco nato, lo aiuterà a ritrovarsi, e forse ritroverà anche la nazionale.
Gianello s.v.: nessuna presenza per lui quest’anno. Probabilmente partirà, ma mai si può dimenticare quanto ha dato fin qui, soprattutto in C. Se il Napoli è in Champions è anche grazie a lui.
Grava 7: fin dove ha giocato, è stato all’altezza della situazionee. Grande impegno, grande attaccamento alla maglia, grande cuore. Dopo l’infortunio ci auguriamo torni più forte di prima, e che vesta ancora la maglia del Napoli.
Hamsik 7: alti e bassi per lui, ma nei momenti decisivi lo abbiamo trovato. Come in occasione dei suoi dodici gol tra campionato e coppe, sempre tanti per un centrocampista, e per questo Marek resta un valore aggiunto per il Napoli. Per il prossimo anno, però, noi tutti vogliamo il salto di qualità.
Iezzo s.v.: una sola presenza, in coppa, è poco per poterlo giudicare. Probabilmente partirà, ma saremo grati anche a lui per la sua serietà in campo.
Lavezzi 8: il Pocho è stato decisivo anche in questa stagione, e quando è mancato si è visto, il Napoli non è stato quello solito, sotto il profilo del gioco e delle occasioni create. Peccato per l’episodio dello sputo con Rosi in Napoli-Roma, costato tre giornate a lui e al Napoli meno forze per mettere paura ancora al Milan.
Lucarelli 6: stagione condizionata dall’infortunio al ginocchio, terminata piacevolmente con un gol alla Juve. Partirà, ma ci ha fatto piacere vederlo vestire la nostra maglia, non ci aspettavamo mostrasse un tale attaccamento, visti alcuni suoi atteggiamenti negli anni passati.
Maggio 7: è partito in sordina, causa stanchezza mondiale, ed è entrato anche un po’ in polemica con la tifoseria. Poi ha saputo recuperare, riprendersi e riconquistare il cuore di tutti con la sua classe e il grande impegno.
Maiello s.v.: poche apparizioni in prima squadra, ma di strada ne ha ancora da fare.
Mascara 7: il suo arrivo a gennaio ha dato una mano in più. Grande attaccamento alla maglia da subito, e non ce l’aspettavamo, bravo a inserirsi nel gruppo e a fare anche qualche gol importante. Da confermare.
Pazienza 7: ottima stagione, da ricordare la sua prova di Liverpool, da incorniciare. Era da confermare, ma sembra ad un passo dalla Juve. Non gli portiamo rancore per questa scelta, perché in campo si è ben comportato, e forse i tifosi farebbero bene a rispettarlo un po’ di più, anche se dal prossimo anno sarà uno dei nostri peggiori nemici…
Ruiz 6: qualche bella prova unita a qualche partita incolore e con qualche errore. Lo spagnolo ha bisogno ancora di ambientarsi, prima di essere giudicato con maggiore completezza. Ci auguriamo che la prossima stagione sia quella della sua consacrazione.
Santacroce 6,5: ha giocato poco per vari infortuni, e anche per scelte tecniche. Ma si è sempre fatto trovare pronto. Crescita e maturazione in campo e fuori, potrebbero fargli avere la riconferma.
Sosa 5: un gol, tra l’altro non decisivo, è l’unica cosa positiva che ha fatto in una stagione da dimenticare. E’ stato un oggetto misterioso, e probabilmente partirà. Peccato.
Vitale 5,5: qualche apparizione positiva ed anche un gol in Europa League, poi l’infortunio e qualche uscita fuori luogo che ne denota l’immaturità e i limiti caratteriali.
Yebda 7: dopo una partenza sotto tono ha saputo recuperare la condizione e spazio in squadra. Solido, autoritario, da confermare.
Zuniga 7,5: era partito facendoci disperare ad ogni partita, perché troppo fumoso, inconcludente. Poi ha saputo recuperare, mettendosi al servizio di squadra e allenatore. Due gol pesanti, tanti sacrifici come jolly, e la riconferma molto probabile.
All.: Mazzarri 8: è lui il condottiero, ed alla fine è rimasto a cavallo, e lo sarà anche per la prossima stagione, Ha saputo valorizzare al meglio la rosa a sua disposizione e portarla ad un risultato incredibile. E’ un grande motivatore, e questo alla fine ha fatto la differenza in una stagione lunga e difficile, che ha visto il Napoli protagonista su tre fronti. Un plauso anche al suo staff tecnico ed atletico, che ha consentito la Napoli di limitare al minimo gli infortuni e di avere una condizione soddisfacente fino alla fine della stagione e piuttosto costante da settembre a maggio. Adesso è chiamato a ripetersi anche lui, sperando che in futuro stia più attento a gestire le lusinghe, per evitare polveroni come quello di fine stagione.

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