Celebrata da tutti, premiata come la “migliore metropolitana d’Europa” ma cosa ci fa una persona della bellezza delle stazioni se, alla fine, non può neanche salire sul convoglio?
E’ quello che sta accadendo ad una specifica categoria, quella dei disabili: l’ultima stazione aperta, quella di Piazza Garibaldi, che collega la Stazione Centrale con la Provincia e che, un giorno, arriverà anche all’areoporto di Capodichino, non è adatta ai diversamente disabili. Una volta arrivati alla banchina, infatti, c’è un dislivello tra la stessa banchina e il convoglio che non permette a chi è costretto a stare in carrozzina di usufruire della Metro. La segnalazione arriva da Lucia Valenzi, della Fondazione Valenzi (figlia di Maurizio, ex senatore e sindaco di Napoli, scomparso nel 2009): “Ho denunciato - spiega a “Il Mattino” – l’inadempienza dell’ex Metronapoli, oggi inglobata nell’Anm, partecipata del Comune di Napoli. La mia sedia, che mi garantisce un certo livello di autonomia, è molto pesante, circa 100 chili, per le batterie di piombo gel di cui è dotata. Ed è praticamente impossibile, per me, salire sul treno della metropolitana, sia per il peso, sia per il dislivello esistente. La mia non è la prima segnalazione che è stata fatta, sono state fatte riunioni, sopralluoghi, è stata provata anche una pedanina in dotazione ai conducenti per far salire e scendere le carrozzine, ma nulla è stato fatto finora. Ed è un vero peccato, perché nella stazione ci sono percorsi per disabili, indicazioni, segnaletica ed altro ma, alla fine, non si può salire sul mezzo. Le stesse sollecitazioni sono state fatte anche all’amministratore delegato Alberto Ramaglia, che pensa a tutto, tranne che a comprare degli scivoli pieghevoli di metallo, una spesa veramente insignificante”.
Napoli, la Metro più bella? Non per i disabili, 9.0 out of 10 based on 1 rating