La Regione Campania e il Comune di Napoli cominciano a mobilitarsi per il salvataggio della libreria Guida di Port’Alba e dei diversi locali storici della città partenopea. La drammatica chiusura della celebre libreria, costretta dalla crisi economica a cessare la propria attività di centro propulsore della vita culturale partenopea, è davvero una perdita sentita in maniera molto forte e profonda da parte delle istituzioni.
“La saletta rossa va salvata, è un simbolo della cultura della nostra città, ha dichiarato vicepresidente della Regione, Guido Trombetti. Non può essere spenta la luce della Saletta rossa, un faro illuminato nei decenni dai più alti esempi della nostra cultura, una sala in cui tra i tanti è stato anche Alberto Moravia“.
Nella vicenda legata alla chiusura della libreria Guida Port’Alba è intervenuto anche il Comune di Napoli, offrendo un sostegno a tutte le piccole straordinarie realtà, culturali, artigianali e commerciali, che radicate da decenni nella città, rischiano di cessare la propria attività, a causa della crisi.
Infatti, è stata elaborata una delibera per tutelare le botteghe storiche di Napoli anche se, come ha ammesso il sindaco, Luigi De Magistris, “di questo problema dovrebbero occuparsene soprattutto altri enti, ma sono stato abituato a farmi carico quando ci sono inerzie e disattenzioni. La delibera riguarderà anche sartorie antiche, abbigliamenti storici ed enogastronomia, attività radicate da decenni nella nostra città che rischiano di chiudere per la crisi economica“.
Un aiuto concreto motivato oltre che da una spinta solidale nei confronti del patrimonio culturale e artigianale cittadino, anche dalla necessità di tutelare il territorio campano da facili appropriazioni di locali, da parte della Camorra, per aprire un’attività frutto di riciclaggio di denaro sporco, poiché come ha sottolienato De Magistris “in un momento di crisi economica sono le mafie ad avere liquidità“.
Intanto, parallelamente a questi interventi, gli uffici del Comune, sono impegnati nella ricerca di un bene importante del patrimonio comunale, capace di ospitare una Casa del Libro, ovvero un grande luogo che offri uno spazio a tutte le librerie in difficoltà.