Oggi vi propongo il bellissimo articolo scritto da mia nipote Ginevra, 12 anni, scritto dopo una mattinata trascorsa a scoprire le nuove stazioni metro di Napoli.
“Le stazioni dell’arte sono stazioni della metropolitan di Napoli progettate per unire la funzionalità del trasporto pubblico con l’arte contemporanea. Le stupende stazioni distribuite lungo le line 1 e 6 della rete comprendono circa 200 opere d’arte realizzate da vari artisti internazionali, ma anche locali.
Le stazioni napoletane hanno ricevuto vari premi internazionali, tra cui, in particolare, il 30 Novembre 2012 la stazione Toledo ha ricevuto il premio come ‘la più impressionante d’Europa’ dal quotidiano ‘The Daily Telegraph’. Il 4 febbraio 2014 la CNN ha eletto la stazione Toledo come la più bella d’Europa.
Le stazioni dell’arte nascono da un progetto creato nel 1995 dal comune di Napoli nell’ambito del miglioramento del proprio sistema di trasporto. La costruzione è durata molto tempo a causa degli innumerevoli ‘pezzi di storia’ trovati durante gli scavi. Appunto per questo la costruzione e gli scavi di altre stazioni è ancora in corso.
Domenica scorsa sono rimasta stregata dal meraviglioso design e dall’efficienza delle nuove stazioni, in particolare Toledo ed Università. La prima è stata progettata dal designer spagnolo Óscar Tusquets Blanca ed è stata inaugurata il 17 settembre 2012. Ovunque ci sono mosaici mozzafiato quasi a creare l’effetto del mare. Quest’effetto poi, è particolarmente presente sulla scala mobile (nella foto) arricchita con dei led blu all’interno della ‘bocca ovoidare Crater de Luz’. L’atmosfera creata dall’idea di Tusquetes Blanca realizzata dal mosaicista Costantino Aureliano Buccolieri è a dir poco stupefacente e magica e porta chiunque sia sulla scala mobile, a guardare il soffitto lungo tutto il tratto di scala mobile.
La stazione che mi ha stregata è stata Università, progettata dagli architetti Karim Rashid e Alessandro Mendini, è stata inaugurata il 26 marzo 2011. I due architetti si sono immedesimati perfettamente nel tipico ragazzo di oggi, creando una stazione ispirata ai videogiochi. Ha affermato infatti l’architetto Rashid che lui immaginò degli spazi «che incarnassero i saperi e i linguaggi della nuova era digitale, che trasmettessero le idee di comunicazione simultanea, d’innovazione e di mobilità proprie dell’attuale Terza Rivoluzione Tecnologica».
Inoltre ai pannelli tridimensionali che fanno appunto sentire in un vero e proprio videogioco, a simboleggiare la comunicazione c’è il Conversational Profile, ovvero due grandi pilastri cilindrici nei quali si intravedono due volti di profilo che dialogano. Al secondo livello, proprio per farmi adorare ancor di più la stazione, sono rappresentate sulle scalinate anche due immagini di Dante Alighieri, il mio autore, poeta e uomo preferito e Beatrice Portinari, la sua amata, riprodotti per sottolineare il forte legame tra la cultura umanistica e l’arte contemporanea.
In conclusione la stazione ‘Università’ è un’esplosione di contemporaneità e tecnologia, che rispecchia perfettamente il tipico ragazzo di questa generazione, mentre quella di Toledo è una suggestiva visione del mare secondo il punto di vista dell’architetto Óscar Tusquets Blanca che fa entrare chiunque nella sua ottica. Le stazioni dell’arte sono un’idea geniale per unire arte e funzionalità dei trasporti pubblici a Napoli e rendono piacevole spostarsi da una parte all’altra della città.”
Ginevra Infascelli