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Napoli. Mario, il primo gatto in Europa con pacemaker

Creato il 17 gennaio 2015 da Vesuviolive
Mario

Foto esclusiva de Il Mattino

Mario, ha 7 anni, cardiopatico ed è il primo paziente in Italia ed in Europa ad aver subito un intervento del genere. Il protagonista della storia è un gatto, che soffre di pressione alta e di una grave insufficienza cardiaca. A riferire la notizia è Giuseppe De Silva per Il Mattino.

Il dottor Raffaele Amalfitano ha impiegato tutte le sue forze per salvarlo operandolo come in Italia, e forse nel mondo, non si era mai fatto prima su un gatto, a cuore aperto battente. Il Mattino ha diffuso anche un video dell’intervento che per non urtare la sensibilità dei nostri lettori abbiamo preferito non inserire, ma che è visibile sul sito (per vedere il video, clicca qui!).

Mario era affetto da una displasia della valvola tricuspide, posta tra l’atrio destro e il ventricolo destro‎, mai diagnosticata da altre strutture presso le quali il proprietario si era rivolto precedentemente. L’alterazione di questa valvola porta ad una dilatazione del settore destro del cuore che gli causava anche un’ ipertensione polmonare. Una volta arrivato in ambulatorio, il dottor Amalfitano ha tentato di eseguire un intervento chirurgico mai fatto prima in Italia e in Europa, applicandogli un pacemaker epicardico, presso la clinica Salus di via Merliani al Vomero.

E’ stato utilizzato un dispositivo umano, quello che di solito si usa per i bambini – spiega Amalfitano, medico veterinario chirurgico da venti anni – . Quando però abbiamo aperto il soggetto abbiano dovuto operare non seguendo la pratica comune“. “E’ andata bene. Non è escluso che lo studio di questo intervento possa essere di utilità per gli impianti che si compiono sugli uomini“, continua.

Mario adesso sta bene e si sta lentamente riprendendo dall’intervento. La cosa straordinaria è stata l’applicazione del pacemaker in un gatto che nel suo stato di malattia pesava 2,8 kg, una procedura che non è mai stata descritta in nessuna banca dati scientifica e che il dottor Amalfitano ha trovato solo in un articolo a livello sperimentale.


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