L’Expo è sicuramente l’evento italiano di questo 2015 e coinvolge non solo Milano, ma molte altre città italiane: anche Napoli, con la serie di iniziative “Napoli per Expo”, partecipa all’evento mettendo sul piatto i propri tesori artistici e culinari, storici e paesaggistici. Tra le proposte di questi mesi spicca Degustazioni Letterarie, un connubio gustosissimo fra cibo, storia e letteratura.
Nato dalla creatività dell’Associazione Culturale SMARTLeT, Degustazioni Letterarie propone a turisti italiani e stranieri suggestive passeggiate in alcuni luoghi celebri di Napoli, ma con una preziosa aggiunta: fra aneddoti storici e letterari, i partecipanti si ritrovano a gustare prodotti tipici del capoluogo partenopeo, offerti da veri e propri pilastri della friggitoria e pasticceria napoletana; ad arricchire le degustazioni, la lettura di brani tratti dalle opere di artisti come Eduardo De Filippo, Giambattista Basile, Matilde Serao, Enzo Striano. Ecco che la degustazione gastronomica si trasforma in godimento letterario, lasciando che i piaceri del palato vengano esaltati dal monologo del grande Eduardo sulle tecniche di preparazione del caffè, dalla descrizione di sontuosi banchetti di Striano, dalla rievocazione delle origini della friggitoria di strada di Matilde Serao.
Se a questo si aggiunge la cena, prevista da alcune date dei tour, nella Locanda del Cerriglio, la degustazione si trasforma in rievocazione storica: riaperto dopo ben duecento anni, il Cerriglio fu teatro di eventi storici come l’attentato al Caravaggio, nonché il posto in cui Giordano Bruno sgattaiolava dal convento in piena notte tramite un passaggio segreto e la locanda preferita dal Basile. Tra l’altro, la recentissima uscita nelle sale de Il racconto dei racconti di Matteo Garrone, tratto proprio da Lo cunto de li cunti di Basile, riconferma con una straordinaria coincidenza l’attualità di testi spesso dimenticati, capolavori della letteratura non soltanto napoletana ma anche italiana.
Le passeggiate letterarie si svolgeranno da maggio a ottobre di quest’anno, in perfetta concomitanza con l’Expo (le prossime date sono il 23 e il 24 maggio), un’attenzione particolare sarà dedicata ai bambini e agli studenti universitari.
Per avere un quadro più preciso della situazione, abbiamo intervistato Margherita Ranaldo, presidentessa dell’Associazione SMARTLeT.
- Innanzitutto, che cos’è SMARTLeT e come nasce?
SMARTLeT (acronimo di Saperi e Media Applicati – Risorse Territoriali, Letteratura e Turismo) nasce nel febbraio 2014 dall’idea di un gruppo di dottorandi del Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati dell’Università “L’Orientale” di Napoli. L’ambizione dietro il progetto è quella di dimostrare il potenziale pratico e sociale della letteratura, una disciplina tutt’altro che sterile e confinata all’ambiente accademico, ma in grado di gettare un ponte fra i mondi della scuola e dell’università, impattando in maniera decisiva anche sulla società civile.
La partecipazione entusiasta di scuole come l’Istituto Comprensivo Statale “Campo del Moricino”, per esempio, è la conferma di quanto la letteratura, gestita da chi l’ha studiata e la studia ancora, possa coinvolgere anche i giovanissimi, affascinati dalle nostre “passeggiate letterarie”.
L’acronimo dell’associazione, tra l’altro, dice molto sulle potenzialità anche tecnologiche di un mondo che non si limita alla carta stampata.
- Ma veniamo a Degustazioni Letterarie: puoi ingolosire i lettori citando alcuni degli sponsor e dei partner dell’iniziativa?
I nostri sponsor sono capisaldi della friggitoria e della cucina di strada di Napoli, nonché mostri sacri nel campo della pasticceria e della cioccolateria.
Da un lato abbiamo l’Antica Pizzeria e Friggitoria Di Matteo e l’Antica Trattoria da Carmine; dall’altro la Pasticceria e gelateria Sindaco e l’Antica Cioccolateria Artigianale Gay-Odin. Insomma, la migliore tradizione napoletana in ambito culinario. Per non parlare di Eccellenze Campane, il consorzio imprenditoriale con cui SMARTLeT ha instaurato un rapporto speciale.
Ciliegina sulla torta, la storica Locanda del Cerriglio, meta finale di alcuni degli itinerari, in cui è previsto un allestimento dal sapore antico, con la tovaglia imbandita alla maniera del Seicento e l’antipasto tipico di quel periodo, ovvero pane e olio.
- Cosa ha ispirato la realizzazione di questi gustosissimi tour?
La passione partenopea per questo trinomio inedito: cibo, storia dei luoghi e letteratura. C’è un legame viscerale tra i posti, il modo in cui ci sono stati tramandati e il nutrimento che sempre offrono al nostro popolo: un legame che ogni napoletano conosce bene.
- Cosa credi e speri che i partecipanti a Degustazioni Letterarie conservino nel cuore e nella memoria?
Sicuramente la conoscenza privilegiata di bellezze non note a tutti: la Chiesa di San Pietro a Majella, dedicata a Celestino V, e a cui è legato appunto l’ordine dei Celestini, artefici dei biscotti omonimi; il chiostro di San Gregorio Armeno, a cui si fa risalire la diffusione della sfogliatella, nata in costiera amalfitana, nella città di Napoli… Il legame tra dolci e monasteri è, in effetti, piuttosto stretto, e i partecipanti ai nostri tour potranno capire quanto.
- Cibo per tutti i sensi, insomma.
Certamente. Possiamo proprio affermare che Degustazioni Letterarie sia un’esperienza… polisensoriale.
La SMARTLeT e le sue iniziative vi aspettano a Napoli per vivere l’Expo 2015 tra cibo e letteratura. Qui i link al percorso L’arte della cucina, dei dolci e del caffè tra storia e letteratura e A tavola con Giovan Battista Basile: assaggi della Napoli barocca