C’era un volta un meraviglioso gemellaggio tra le tifoserie di Napoli e Roma che faceva invidia a tutta l’Italia calcistica. Andavano insieme allo stadio, si scambiavano i gagliardetti, erano sani amici nel prima e dopo la gara e durante i novanta minuti erano semplicemente rivali ma mai nemici. A dirla cosi sembra una di quelle classiche storie che iniziano con un “c’era una volta “ e si concludono col lieto fine, con i due litiganti che tornano ad essere amici, ma purtroppo il mondo delle favole è ben diverso dalle dinamiche del tifo, e tra le tifoserie di Napoli e Roma non c’ è stato alcun lieto fine.
La rottura del gemellaggio tra giallorossi e partenopei, si è avuta nella stagione 86/87 , quando un Napoli in nove uomini per la doppia espulsione di Careca e Renica, riacciuffò un miracoloso pareggio con Francini e Salvatore Bagni fece il famoso gesto dell’ombrello all’indirizzo della cura sud dell’Olimpico, feudo del tifo giallorosso. Ma addossare tutte le colpe della rottura del gemellaggio a Bagni è assolutamente sbagliato. Agli inizi degli anni 80 i napoletani sostenevano la squadra giallorossa per la conquista dello scudetto a discapito delle tre grandi potenze del nord. Il gemellaggio tra napoletani e romanisti iniziò a crollare nella stagione del primo scudetto partenopeo, un anno prima del fattaccio di Bagni, quando i romanisti iniziarono ad insultare il bomber azzurro Bruno Giordano, reo di aver giocato nella Lazio e di essere da sempre un cuore biancoceleste.
L’anno successivo, nel match del gesto di Bagni verso la Sud, già prima della gara il clima non era più quello degli anni precedenti e durante l’incontro dalla curva sud romanista si iniziarono a sentire i primi cori contro i napoletani. C’è chi ha sempre sostenuto che il gemellaggio è durato fin quando il Napoli era una buona squadra di metà classifica mentre la Roma lo squadrone che doveva contrastare i poteri del Nord, mentre quando con Maradona cambiarono le gerarchie il gemellaggio si ruppe.
Sta di fatto che dalla grande amicizia tra le due tifoserie, si è arrivati ad un odio profondo e ingiustificato e dopo l’uccisione del tifoso Ciro Esposito da parte di un ex ultrà Romanista, la situazione è peggiorata notevolmente. In questi giorni sono diversi gli appelli a stemperare gli animi tra le due tifoserie, ma l’appello più bello e significativo arriva dalla mamma di Ciro Esposito, Antonella Leardi:” Spero in un abbraccio tra Totti e Hiuguain al certo del campo. Basta violenza, spero che Napoli –Roma sia dedicata a Ciro”.