Magazine Calcio
Napoli: De Sanctis, Campagnaro (45' st Grava), Cannavaro (19' pt Fernandez), Britos, Maggio, Gargano, Inler, Dossena, Hamsik, Pandev (23' st Zuniga), Lavezzi. A disp. Rosati, Fideleff, Dezi, Vargas. All. Mazzarri
Siena: Farelli, Vitiello, Contini, Terzi, Giorgi (19' st Sestu), Bolzoni (9' st Parravicini), Vergassola, Brienza, Rossi, D'Agostino, Destro (37' st Larrondo). A disp. Brkic, Gazzi, Belmonte, Grossi. All. Sannino
Arbitro: Celi di Campobasso
Marcatori: 3' pt Dossena, 6' pt Destro, 34' pt Dossena
Note: ammoniti Destro, Campagnaro, Hamsik, Dossena, Parravicini, D'Agostino, Terzi, Lavezzi
Con Napoli Siena è andaato anche in archivio il campionato di calcio 2011-2012. Per il NApol iun inatteso quinto posto, visto che la vittoria sui toscani non è bastata per agguantare l'agognata terza piazza, consdierate le concomitanti vittorie di Udinese e Lazio.
Peccato, peccato davvero, ma onore anche ad una Udinese che ha cominciato a lavorare prima di tutti, ed alla fine è riuscita a tenersi in piedi meritando la terza piazza, con la speranza che non si fermi anche stavolta ai preliminnari.
Per il Napoli tanto amaro in bocca, atmosfera piuttosto depressa, cosa che non fa bene in vista della finale di coppa Italia.
Sui giornali si parla un po' troppo del futuro del Pocho Lavezzi e questo non giova all'ambiente: basti pensare agli incredibili fischi che hanno subissato l'asso argentino. Immaginate se quella col Siena sia l'ultima del Pocho, come pensate si possa sentire Lavezzi? E soprattutto, quale che ultimo ricordo conserverebbe dei suoi ex tifosi, deliziati con cinque anni di emozioni?
Il Pocho dal cantuo suo ha risposto da signore, dimostrando rispetto anche verso chi fischia, e questo ancor di più sembra un segnale di un addio ormai quasi certo, salvo colpi di scena.
Resta la coppa Italia, da onorare, possibilmente da vincere (è sempre un trofeo e non ne alziamo uno da un bel po') anche per evitare i preliminari di Europa League.
Onorare adesso, purtroppo, vuol dire vincere, perchè in finale arrivare secondi non conta nulla. Per provarci bisogna rendere ben presto euforico quest'ambiente depresso.
Se fossi nei giornalisti, almeno in questa settimana, comincerei a raccontare un po' di verità, tralasciando le illazioni. Speriamo che qualcuno di buon cuore colga questo messaggio.