Ha vinto il popolo, hanno vinto i napoletani, ha vinto Napoli. Napoli ti amo, Sindaco di strada tra la gente per sempre!
Questo è il commento di Luigi De Magistris, dopo che il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del Governo contro la sentenza del TAR che aveva annullato gli effetti della legge Severino, secondo cui il Sindaco di Napoli era sospeso dalle proprie funzioni. Un colpo per Matteo Renzi, per il Partito Democratico che pure faceva parte della maggioranza al Consiglio Comunale, e compagnia bella: si può essere d’accordo o meno con l’operato politico di De Magistris, ma la sua onestà non può essere messa in discussione ed è un personaggio che dà fastidio, in quanto gode del sostegno dei cittadini ed è estraneo al magna magna generale, senza dimenticare lo scontro aspro avuto con Renzi circa la questione Bagnoli – il fiorentino è per l’ennesimo commissariamento e l’espropriazione, il Sindaco vuole riqualificare l’area facendo pagare chi in decenni l’ha ridotta in quelle condizioni, leggasi camorra, poteri forti, cricche: per Matteo ciò non va bene.
E allora Giggino, isolato politicamente, può contare solo sulla città e sugli elettori, i quali non aspettano altro che ciò che Luigi De Magistris promise di fare in campagna elettorale: una rivoluzione che cambiasse il volto e il peso di Napoli, che liberasse dal cappio una città mortificata da oltre 150 anni. Ieri Napoli ha vinto una battaglia contro lo Stato e il potere, dei quali ora si aspetta la reazione.