Oggi il Napoli riprende il cammino in Europa League, e in trasferta a Trebisonda in Turchia, affronterà il Trabzonspor per la gara di andata dei sedicesimi di finale.
Sale l’attesa, aumentano le aspettative, tutti i tifosi azzurri attendono con ansia il fischio iniziale per sostenere la squadra dal divano di casa, al bar con gli amici o allo stadio in Turchia per quelli che hanno seguito la squadra in trasferta. Tutti i riflettori saranno puntati sugli azzurri, ma ci sarà un momento in cui l’attenzione potrebbe spostarsi altrove.
Sarà al famoso minuto 61, che cambierà l’atmosfera allo stadio. Non è una leggenda o una storiella raccontata per caso, il minuto 61 allo stadio di Trebisonda, rappresenta un vero e proprio segnale di rivolta per i tifosi. Un’esultanza che non riguarda la partita, improvvisa, senza una ragione apparente, fatta di fuochi d’artificio, coreografie, petardi e cori che danno vita ad uno spettacolo che anima l’intero stadio. Tutto ciò si ripete come una consuetudine ad ogni partita, in casa o in trasferta, indipendentemente dal risultato, al minuto 61 la tifoseria del Trabzonspor, riconosciuta come una di quelle più calorose, si alza in piedi ed inizia a festeggiare animatamente, tutto ciò per ricordare quando nel 1461, avvenne la liberazione della città dall’Impero Bizantino e la conquista degli Ottomani.
Un modo singolare che rappresenta la profonda fusione tra storia, cultura e sport, tre ambiti apparentemente diversi ma perfettamente conciliabili tra loro. Toccherà stasera al Napoli di Rafa Benitez e ai suoi tifosi, la visione di questi singolari festeggiamenti, che in alcune occasioni hanno anche costretto alla sospensione della gara.
Festeggiamenti e coreografie a parte, al Napoli spetta un altro spettacolo da fare, quello in campo per portare a casa il risultato migliore, se poi gli azzurri riusciranno a segnare proprio al minuto 61, il divertimento sarà doppio per vedere come potrebbero reagire gli avversari nel loro minuto tanto famoso.