Alla conferenza stampa di partecipazione i segretari regionali dei Verdi/Sel Borreli e Scotto indossavano una fascia nera in segno di lutto. Durante l’incontro con la stampa, si è appreso che bandiere a mezz’asta verranno esposte in tutte le sedi di questi due partiti della Campania.
I due esponenti politici hanno informato della mobilitazione straordinaria che, già nella prossima settimana, vedrà di nuovo i due partiti impegnati in una mobilitazione al fine di raccogliere nuove firme per poter cambiare l’attuale legge elettorale definita dallo stesso ideatore (Calderoli) “una porcata”, ma che consente comunque ai partiti di poter eleggere anche referenti nazionali e locali della criminalità organizzata. Verdi e Sel promuoveranno una lettura pubblica di alcuni brani del libro “Il Casalese” alla quale dovrebbero partecipare diversi autori del libro, esponenti della società civile e tanti cittadini comuni. Arturo Scotto, nel corso del suo intervento, ha dichiarato :
«La lega ed il Popolo delle Libertà hanno salvato l’onorevole Cosentino. Ancora una volta si sceglie la strada dell’impunità e della solidarietà di casta. Dobbiamo ribellarci - ha continuato Scotto - alla mal sana idea che la giustizia vale solo per i poveri cristi costretti alla detenzione in carceri indegni per un paese che si proclama civile e moderno, mentre chi detiene l’immunità parlamentare si salva sempre ed in ogni caso».
Il voto contrario all’arresto di Nicola Cosentino espresso da gran parte della Lega Nord, ha detto ancora Scotto, è il segno evidente che Umberto Bossi non abbia rotto il legame con Silvio Berlusconi ed ha ammainato definitivamente la bandiera della lotta alle mafie. Il segretario regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli ha precisato come i Verdi continueranno a combattere Cosentino che non rappresenta unicamente il modello tipico di politico meridionale dedito al clientelare, ma qualcosa di molto più grave, tanto da diventare, secondo gli inquirenti, referente politico nazionale del potente clan dei Casalesi.
«Come risposta chiara ai festeggiamenti e brindisi dei parlamentari del Popolo delle libertà per il suo mancato arresto, indosseremo fasce nere sul braccio e nelle nostre sedi ci saranno le bandiere a mezz’asta. Aspettiamo – ha precisato Borrelli - chiarimenti anche dal Cardinale Sepe sulla vendita di un immobile della Chiesa a Roma, nel 2004 all’onorevole Cosentino a metà del suo valore di mercato ed alla successiva assunzione di due nipoti del Cardinale presso una società controllata dallo stesso Cosentino».
Le iniziative tese a ridare credibilità alla giusta e buona politica che concorrono a ridare la parola alle persone oneste e capaci, culmineranno con la lettura pubblica a staffetta del libro “Il Casalese” per ricordare all’opinione pubblica la storia politica e giudiziaria di Nicola Cosentino.
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