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Napolitano vuole una nuova Costituente: l’attuale deve morire prima di chi l’ha voluta e senza essere stata realmente realizzata

Creato il 05 luglio 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Napolitano vuole una nuova Costituente: l’attuale deve morire prima di chi l’ha voluta e senza essere stata realmente realizzata

Approvazione della Costituzione italiana, il 22 dicembre 1947

Sessantaquattro anni e deve già morire. Vivrà meno di alcuni partigiani, ma anche di vari suoi vecchi, rinnovati e nuovi nemici, la Costituzione in vigore dal 1948. Fascistoidi e nazistoidi non mancano, mentre la democrazia pare ancora un sogno. Venne scritta in un paio d’anni di straordinaria collaborazione tra democristiani, liberali, socialisti, comunisti, laici, cattolici, soggetti politici e individui differenti e già non ha più niente da dire, sicuramente, a chi non ne può più della sua rigidità e dello Stato sociale.

La maggioranza, gli accordi politici fra “grandi” partiti vogliono pesare più della Costituzione, più della storia e spesso anche più del buon senso, come fanno pensare le ultime vicissitudini. E’ anche questa voglia di assemblea costituente una vecchia canzone, un ritornello che si sente ripetutamente, e che dimostra la volatilità e l’inaffidabilità delle classi dirigenti, che sentono il bisogno di modificare prima il diritto per poter agire, invece di agire rispettando la legge. Il peggio è che il presidente della Repubblica vuol vedere un’altra Costituente, e un’altra Carta fondamentale. Annuncia di lasciare nel 2013. Si sviluppano così tristi conseguenze.

Occorre per Giorgio Napolitano, in un colloquio con Eugenio Scalfari per La Repubblica, “una visione ponderata dei nuovi equilibri da stabilire tra le istituzioni e tra i poteri, una visione ponderata alla luce di fondamentali principi e garanzie. E’ stata appena presentata la proposta della elezione di un’Assemblea costituente – prosegue -, e dopo trent’anni di tentativi abortiti di riforma costituzionale non si può negare che questo approccio abbia una sua motivazione”.

Tanti complimenti.

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