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NASA Curiosity: in arrivo a Waypoint 2

Creato il 27 ottobre 2013 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

Curiosity sol 403 0403ML1671001000E1_DXXX

Curiosity sol 403 0403ML1671001000E1_DXXX
"Courtesy NASA/JPL /Caltech/MSSS" processing 2di7 & titanio44

Avevamo lasciato il rover della NASA Curiosity al sol 401 (22 settembre), quando era appena ripartito dal primo target scientifico, Waypoint 1, individuato dal team di missione lungo il percorso di 8,6 chilometri verso il Monte Sharp.

Nonostante il mese di ottobre non sia iniziato nel modo migliore per gli Stati Uniti a causa dello shutdown che ha interrotto gran parte delle attività del governo federale e bloccato la maggior parte dei canali informativi della NASA, Curiosity ha continuato la sua missione.

Le prime guide sono state programmate in Autonav, il software di navigazione autonoma utilizzato per la prima volta nel sol 376 (27 agosto 2013). Purtroppo, però, durante il sol 404 (25 settembre) il rover non è riuscito ad identificare un percorso sicuro ed è finito in una configurazione che impediva anche gli aggiornamenti da Terra.
Il piccolo inconveniente si è manifestato solo al sesto utilizzo della Atonav con ogni parametro impostato in modo conservativo: quando il rover acquisterà più "esperienza" allora verrà lasciata al software anche maggior libertà di decisione e situazioni analoghe non dovrebbero ripresentarsi.

Con il supporto del team da Terra, Curiosity ha raggiunto una posizione sicura nel sol 406 (27 settembre).

Curiosity Sol 406 Mastcam left

Curiosity Sol 406 Mastcam left
"Courtesy NASA/JPL /Caltech/MSSS" processing 2di7 & titanio44

Durante il sol 408 (28 settembre) il rover, come Opportunity, ha provato a riprendere la cometa ISON, durante il suo flyby vicino a Marte, troppo debole però per essere individuata dalla superficie del pianeta.
Il passaggio era già stato osservato con difficoltà dalla fotocamera ad alta risoluzione a bordo della sonda Mars Reconnaissance Orbiter (MRO).

Curiosity Comet ISON 28 September

Source: Stellarium

Curiosity Sol 408 MastCam Right  (28th September) - searching for comet ISON gif-movie

Curiosity Sol 408 MastCam Right  (28th September) - searching for comet ISON gif-movie
"Courtesy NASA/JPL /Caltech/MSSS" processing 2di7 & titanio44

A breve, il rover dovrebbe fermarsi alla tappa di studio successiva, Waypoint 2, poco più a sud rispetto al sol 433 (25 ottobre 2013) indicato nella mappa.

Curiosity Map sol 433

Credit: NASA/JPL-Caltech/Univ. of Arizona

Tuttavia l'inverno si sta avvicinando per entrambi i rover al lavoro sul Pianeta Rosso e le temperature stanno scendendo rapidamente.
Curiosity, alimentato da un generatore termoelettrico a radioisotopi (RTG), non ha il problema di trovare un posticino sicuro, con orientamento ed inclinazione ad hoc per catturare al meglio la luce del Sole con i pannelli solari, come Opportunity ma, con il diminuire delle temperature, ha bisogno di più energia per ogni attività. Per cui, anche per Curiosity, guide e studi scientifici verranno ridotti al minimo.

Curiosity temperature Sol 433

Credit: curiosityrover.com/rems

L'inverno alle porte non è tuttavia un fatto negativo: il paesaggio marziano si trasforma sensibilmente con i cambi di stagione e nel sol 426 (17 ottobre 2013) ne abbiamo avuto una piacevole anticipazione quando il rover con la sua Navigation Camera è riuscito ad immortalare le prime nuvole marziane sopra il cratere Gale.

Durante il percorso, sono state scattate diverse immagini di verifica con il MAHLI: alle ruote del rover che sembrano aver subito qualche danno non preoccupante; agli strumenti di calibrazione della fotocamera e alla paletta ormai vuota, segno che tutto il materiale raccolto a Cumberland è stato utilizzato per le analisi (di cui ancora non conosciamo i risultati).

Curiosity sol 411 0411ML1700000000E1_DXXX 0411ML1698000000E1_DXXX

Curiosity sol 411 0411ML1700000000E1_DXXX 0411ML1698000000E1_DXXX
"Courtesy NASA/JPL /Caltech/MSSS" processing 2di7 & titanio44

Il MAHLI ci regala sempre foto meravigliose di target in primo piano o paesaggi, quando il braccio robotico è chiuso e la fotocamera scatta immagini capovolte e inclinate di circa 30° rispetto al piano orizzontale.
Notiamo, però, purtroppo, un aumento non indifferente di particelle di polvere sul sensore.

Puntini neri erano visibili fin dalle prime immagini: nelle foto scattate quando la fotocamera aveva ancora il coperchio antipolvere, oppure, ad esempio, nel primo autoritratto del sol 32.

CURIOSITY sol 32 0032MH0040000000E1_DXXX - self portrait by MAHLI

CURIOSITY sol 32 0032MH0040000000E1_DXXX - self portrait by MAHLI
"Courtesy NASA/JPL /Caltech/MSSS" processing 2di7 & titanio44

Il problema è che non tutto lo sporco che vediamo è sulla lente.
Quando la polvere si deposita esternamente, infatti, non viene messa a fuoco dalla fotocamera e crea aloni meno evidenti e meno definiti. In tal caso, un bel colpo di vento potrebbe far pulizia. Ma questi punti scuri sono molti nitidi ed hanno tutta l'aria di essere causati da micro particelle sul sensore, probabilmente presenti fin dall'inizio all'interno della fotocamera.
Il MAHLI poi, essendo fissato sul braccio robotico, è in continuo movimento, per cui se della polvere è penetrata al suo interno, può spostarsi facilmente e sporcare il CCD.
Il risultato è molto evidente nei scatti degli ultimi sol, soprattutto quando il rover inquadra il cielo, o comunque una superficie chiara e luminosa.
Dato che non c'è una squadra su Marte che si possa occupare della manutenzione della fotocamera, la polvere sul ccd è destinata a rimanere li e speriamo a non aumentare.

Curiosity MAHLI sol 417 0417MH0325005000E1_DXXX

Curiosity MAHLI sol 417 0417MH0325005000E1_DXXX
"Courtesy NASA/JPL /Caltech/MSSS" processing 2di7 & titanio44

Curiosity ora si sta avvicinando a Waypoint 2, dove arriverà probabilmente la prossima settimana.

Dalle ultime immagini panoramiche il terreno non sembra così semplice.

Quelli che seguono sono due grandi mosaici assemblati con le immagini della MastCam left.
La topografia è molto articolata: salite, discese e dislivelli non proprio trascurabili.

Il primo panorama è del sol 410 (1 ottobre 2013) ed è disponibile in dimensione originale a 2048 x 492 pixel; il secondo del sol 425 (16 ottobre 2013) a 2048 x 216 pixel.  

Curiosity sol 410 0410ML1684000000E1_DXXX to 0410ML1684099000E1_DXXX

Curiosity sol 410 0410ML1684000000E1_DXXX to 0410ML1684099000E1_DXXX
"Courtesy NASA/JPL /Caltech/MSSS" processing 2di7 & titanio44

Curiosity sol 425 0425ML1736000000E1_DXXX to 0425ML1736035000E1_DXXX horizon

Curiosity sol 425 0425ML1736000000E1_DXXX to 0425ML1736035000E1_DXXX horizon
"Courtesy NASA/JPL /Caltech/MSSS" processing 2di7 & titanio44

E se avete a portata di mano un paio di occhialini 3D, non perdetevi questi due anaglifi: sembra di essere li!

 

Curiosity sol 429 NRB_435591989EDR NLB_435591989EDR anaglyph det

Curiosity sol 429 NRB_435591989EDR NLB_435591989EDR anaglyph det
"Courtesy NASA/JPL /Caltech/MSSS" processing 2di7 & titanio44

Curiosity sol 429 NavCam right anaglyph detail

Curiosity sol 429 NavCam right anaglyph detail
"Courtesy NASA/JPL /Caltech/MSSS" processing 2di7 & titanio44


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