Nasce a Roma il primo Centro di Fecondazione al mondo dedicato alle donne affette da endometriosi. Lo annuncia il Prof. Pietro Giulio Signorile, scienziato che ha firmato le principali scoperte su questa malattia nonché presidente della Fondazione Italiana Endometriosi Onlus (www.endometriosi.it).
La struttura fa parte del Centro Italiano Endometriosi, già attivo a Roma presso il Rome American Hospital di Via Longoni 81, ed ha l’obiettivo di aiutare le tantissime donne affette da endometriosi (3 milioni in Italia, 14 in Europa e 150 nel mondo) nella lotta contro l’infertilità, una delle principali conseguenze di questa malattia. La presenza di endometriosi in fase avanzata, infatti, si accompagna spesso alla difficoltà di procreazione e la maternità risulta quasi impossibile con le procedure tradizionali, anche per i costi elevatissimi e per le forti ripercussioni sulla salute femminile.
Gli studi e la ricerca scientifica della Fondazione Italiana Endometriosi saranno posti al servizio del nuovo Centro di Fecondazione, che potrà così avvalersi di competenze ad altissimo livello sulla patologia per assicurare una fecondazione eseguita sulla base delle peculiarità di ogni singola paziente e rapportata a tutte le modificazioni che influiscono sulla sua capacità di procreare.
Tra le tecnologie più innovative adottate dal Centro di Fecondazione per l’Endometriosi, un modernissimo sistema di tracciabilità che impedisce lo scambio di gameti ed embrioni, garantendo la certezza assoluta della paternità e l’utilizzo di speciali incubatori a secco che, attraverso tre sistemi di sterilizzazione dell’atmosfera ed un avanzato sistema di monitoraggio a sensori, eliminano il rischio di “cross contamination” e tutelano in maniera assoluta l’embrione.
L’appello del prof. Signorile è chiaro: “basta con i centri di fecondazione allestiti nei condomini. E’ ora che si tuteli la salute della donna e degli embrioni e si innalzino i livelli qualitativi dell’assistenza per la fecondazione. E aggiunge: “i dati in nostro possesso parlano di costi pari a circa 100mila euro per ogni ‘bambino in braccio’ nelle pazienti affette da endometriosi. Cifre da capogiro, che precludono il diritto alla maternità a moltissime donne italiane”.
L’Endometriosi è una malattia che colpisce unicamente le donne, anche in età giovanissima (3 milioni i casi in Italia, 14 milioni in Europa e 150 milioni nel mondo) e può rimanere sconosciuta per anni. Forti dolori addominali, difficoltà nei rapporti intimi, stanchezza fisica cronica, incapacità di recarsi al lavoro nei giorni “critici”: sono questi i sintomi rivelatori che si riflettono negativamente anche sulla sfera privata di molte giovani coppie e che sono spesso sottovalutati poiché simili a quelli del ciclo mestruale. Il ritardo diagnostico, che in Europa si attesta in media sui nove anni, ha come principale conseguenza l’infertilità. Tra le vittime illustri dell’endometriosi, Sharon Stone, Susan Sarandon, Nancy Brilli, ma ne soffriva anche Marilyn Monroe.