Alba Dorata oltrepassa i confini ellenici e arriva anche nel nostro Paese.
Nelle settimane scorse, a Trieste, è stato depositato il marchio del partito liberamente ispirato al movimento filonazista greco per combattere la “febbre” dell’immigrazione, bloccare le importazioni ed esportazioni e tornare al vecchio conio.
Questi, almeno sulla carta, sono i propositi Alessandro Gardossi, segretario nazionale del movimento di estrema destra, il Nikòlaos Michaloliàkos italiano.
Ma l’obiettivo principale è «entrare in Parlamento». Una strada sicuramente non semplice, ma l’Alba Dorata del Belpaese potrebbe, o rischia di – a seconda dei punti di vista – avere dalla sua i voti di disperazione generati dalla crisi economica di cui ancora non si conoscono i confini temporali. Proprio come accaduto in Grecia, dove è riuscita ad aggiudicarsi 18 seggi parlamentari.
Si parte dalla Lombardia dove Alba Dorata Italia ha presentato una lista alle elezioni regionali per il dopo-Formigoni.
Dopo avere inaugurato sedi in cinque città lombarde (Milano, Lodi, Varese, Brescia, Mantova), adesso Alba Dorata Italia punta diritto al Pirellone.
Le direttrici del pensiero dei “dorati” italiani sono chiare: ammirazione per lo stato sociale di Benito Mussolini, per la politica economica il modello è quello di Adolf Hitler, poi l’antisionismo e la «dittatura dell’intelligenza».
Ci sarà anche il mix di pestaggi, botte e sprangate degli omologhi greci? “Alba che vai, paese che trovi. Le idee politiche sono condivise. Ma ognuno ha i suoi modi e i suoi tempi. Noi siamo per la dittatura dell’intelligenza. Riteniamo inutile la violenza. Dopodiché ogni “dorato” si regola come vuole” provano a districarsi i militanti.
Qual è il programma di Alba Dorata Italia per la Lombardia?
Far diventare la Regione come il Kosovo, soggetto autoproclamatosi indipendente amministrato dall’Onu: magari creando un “Cantone Lombardia”, con una propria moneta, virtuale, analoga ai circuiti monetari chiusi come il Sardex, “in attesa del ritorno alla Nuova Lira” dice Andrea Bubba, vicesegretario nazionale di Alba Dorata. In tale ottica c’è il punto forte dei “dorati italiani”: il Federalismo, ma “non come quello finto e fallito della Lega”.
Poi, abbattere il potere delle banche e dei sindacati che “danneggiano sia i lavoratori sia gli imprenditori onesti”. Quindi l’antimafia: “In Lombardia, a parte le inchieste giudiziarie, nessuno ne parla più. Libereremo la Lombardia da questo cancro” dice Bubba.
“Non siamo esportabili, abbiamo una nostra specificità greca e non vogliamo essere copiati”, vanno ripetendo da mesi i greci guidati di Nikolaos Michaloliakos.
Per questo motivo, ad Atene nessuno ha digerito la notizia della nascita di una Alba Dorata che parteciperà alle elezioni regionali in Lombardia.