Le lampadine sono da sempre il mio grosso cruccio. Il bulbo è di vetro, ma sono composte da molti altri materiali e quindi vanno buttate nell’indifferenziato, creandomi notevole dispiacere.
Ora, finalmente, è nata la Bulb box, un progetto promosso da Ikea, WWF e Ecolight per il recupero e il riciclo delle lampadine a risparmio energetico.
Presso tutti i punti vendita Ikea in Italia è possibile ritirare la Bulb box, una semplice scatola dove raccogliere le lampadine a basso consumo che non funzionano più da riconsegnare nei negozi IKEA.
Un gesto semplice che produrrà almeno tre vantaggi: le lampadine a risparmio energetico raccolte saranno avviate verso un corretto percorso di smaltimento e recupero dal consorzio Ecolight; per ogni scatola consegnata, Ikea donerà al WWF un euro per i suoi progetti di conservazione e, infine, in cambio della Bulb box, Ikea consegnerà ai suoi clienti Ikea Family un buono per una confezione di tre lampadine a basso consumo “Sparsam E27″ da 11W.
L’iniziativa, la prima in Italia di questo genere, è già stata proposta con successo da IKEA in Norvegia.
Secondo la normativa le lampadine a risparmio energetico sono a tutti gli effetti dei RAEE, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche.
“Contrariamente alle tradizionali lampadine a incandescenza quelle a risparmio energetico devono essere trattate con attenzione: per il loro contenuto di mercurio (un milligrammo, quanto basta a contaminare 4mila litri d’acqua) sono classificate come rifiuti pericolosi“, spiega Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight, consorzio che si occupa della gestione e dello smaltimento dei RAEE che ritirerà la lampadine esauste raccolte. “Un loro corretto trattamento permette non solamente di smaltire le componenti inquinanti, ma anche di recuperare vetro“