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NASCEVA OGGI: Piccolo extra di attualità

Creato il 22 gennaio 2011 da Calcisulcalcio
NASCEVA OGGI: Piccolo extra di attualità
Questa settimana usciamo un po’ in ritardo, principalmente perché abbiamo deciso di abbandonare un momento la linea editoriale di Nasceva oggi per commentare un’iniziativa a nostro avviso coraggiosa e che merita un momento di riflessione da parte di tutti. Già molto popolare sul web da alcuni giorni, questa settimana ci siamo imbattuti nella richiesta della Sig.na Melani, laureata in Scienze della Comunicazione, che provocatoriamente chiede al ministro Gelmini un risarcimento di 20000 euro e l’annullamento della laurea conseguita. La motivazione sarebbe la dichiarazione dello stesso ministro, che definisce inutile la facoltà di Scienze della Comunicazione, di fatto denigrando e “professionalizzando” tutti coloro che l’hanno frequentata conseguendo il relativo titolo di studio.
Volendo tenere per noi i commenti che ci sono balenati in mente in merito alla suddetta dichiarazione, preferiamo concentrarci sul dibattito infuocato che ha infiammato blog e forum di discussione e che vede i cosiddetti “comunicatori” che tentano di difendersi dall’attacco di un’infinità di laureati in altre discipline che, invece di mostrare solidarietà con i primi, si prodigano in considerazioni riguardo quanto i loro corsi di studi siano più difficili, e quindi meritevoli di maggior considerazione, rispetto a Scienze della comunicazione. Questa reazione, che in primo luogo rivela soltanto quanto sia stata efficace la campagna di comunicazione (ma guarda un po’) del ministro Gelmini contro le cosiddette materie umanistiche, in secondo luogo risulta quantomeno, ma sì, diciamo pure stupida, semplicemente perché la scelta del corso di laurea da parte di uno studente dovrebbe essere basata sulle proprie inclinazioni personali e sulle proprie aspirazioni, non secondo una mera valutazione in base al criterio di commerciabilità del titolo di studio. Ma tralasciando anche questa considerazione piuttosto ovvia, noi di Calci sul Calcio sentiamo quasi il “dovere” di far notare a tutti coloro i quali, vogliamo convincercene, soltanto per ignoranza dei fatti nel senso letterale del termine, si permettono di andar contro l'iniziativa a nostro avviso sacrosanta della sig.na Melani quando potrebbero fare molta più figura limitandosi a tacere, che l'arcano mistero è stato già molto ben "smontato" nella sua idiozia da personaggi molto più autorevoli e competenti di noi, come nell’articolo uscito proprio la scorsa settimana sul nostro 7 su Sette e realizzato dal Prof. Carotenuto. Tale articolo mette chiaramente in luce, riassumendo, che la presunta inutilità di Scienze della Comunicazione oggi ha un solo fondamento scientifico, che si basa sull'ovvia considerazione che gli addetti ai lavori, in primis i giornalisti, poi gli esperti di marketing e tutte le altre figure professionali che ruotano attorno alla comunicazione, per forza di cose sono stati istruiti (si presume) a decriptare ogni tipo di messaggio pubblicitario, servizio televisivo, articolo di giornale e quant'altro e quindi a capirne la veridicità, la falsità, gli effetti che vuole più o meno lecitamente ottenere e via dicendo. In parole povere, crea degli individui pensanti, critici, riflessivi che (sempre in teoria) risulterebbe più difficile imbrogliare. Cosa che invece sia il ministro Gelmini sia chi gli sta dietro vorrebbe assolutamente evitare perché, è un assoluto fin dal medioevo, una massa ignorante è molto più facile da influenzare e portare dalla propria parte. La dimostrazione pratica, per chi non ci credesse, è data dal fatto inopinabile che gli stessi che denigrano al comunicazione, è proprio su di essa che hanno costruito il loro mirabolante castello del potere. A questo punto, cari matematici, fisici, ingegneri e tutti i “laureati in…” Non vi sembra che con i vostri attacchi ai comunicatori stiate facendo solo il gioco di chi, invece, la comunicazione la usa molto bene, ma per i propri scopi? Saremmo curiosi di vedere cosa accadrebbe se, domani, il ministro Gelmini dichiarasse inutile la facoltà di fisica o di ingegneria elettrica (che aveva, ai miei tempi, tipo 10 iscritti contro i 5000 di Scienze della Comunicazione. Considerando che ogni studente paga le tasse universitarie che dite, qual è la più utile allo stato?) Come vi difendereste? Scrivendo una bella equazione al ministro o, forse, ricorrendo a qualche “comunicatore inutile”?
di Andrea Mariani

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