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NASCEVA OGGI...- Sòcrates

Creato il 19 febbraio 2011 da Calcisulcalcio
NASCEVA OGGI...- Sòcrates
L’ultima volta che la nostra rubrica del sabato ha avuto occasione di augurare Buon Compleanno ad un calciatore brasiliano, si è trattato di sua eccellenza il grande, il mitico:
semplicemente “Il giocatore”, sua maestà Pelè. Forse, in questo 19 febbraio 2011, sua signoria sarà contento quanto noi di augurare buon compleanno ad un giocatore che ben conosce, avendolo inserito nel 2004 all’interno del FIFA 100, classifica che include i più grandi calciatori della storia. Grande centrocampista di manovra, Sócrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira nasce nel 1954 in una famiglia agiata e si laurea in medicina con ottimi voti, prima di decidere di fare del calcio la sua professione.La sindrome da primo della classe però gli resta, e si concretizzerà in un curioso caso di autogestione dei calciatori, noto come "democrazia corinthiana", di cui fu protagonista quando svolgeva il ruolo di capitano nel Corinthians. In breve, i giocatori del club rifiutarono l'autorità dell'allenatore e preferirono, per ben tre anni, allenarsi da soli. Questo episodio, unito ad un metodo di allenamento quasi marziale che lo caratterizzava ed ai grandi risultati sportivi conseguiti nel periodo di autogestione, portarono Sòcrates alla ribalta delle cronache tanto da suscitare l’attenzione della Fiorentina, che lo acquistò nel 1984. Nel club toscano, però, il giocatore non riuscì ad ambientarsi e ad uniformarsi ai metodi di allenamento utilizzati, costringendo di fatto l’intera squadra ad adattarsi al suo stile di gioco. A complicare il tutto, uno stile di vita non proprio confacente ad uno sportivo, comprensivo di alcol, fumo ed ore piccole. Dopo una sola stagione, i cui frutti non sono mai arrivati, il nostro festeggiato abbandona Firenze e torna in patria prima nelle file del Flamengo e successivamente in forze al Santos, squadra con la quale chiuderà la sua carriera nel 1988. Purtroppo per lui, Sócrates appartiene ad una generazione di grandi calciatori brasiliani che, nonostante la notevole classe e abilità, non riuscirono a conquistare la Coppa del Mondo, per la quale personalmente ha lottato come capitano del Brasile nel 1982 e come vice nel 1986. Indubbiamente un personaggio particolare, al quale non si può negare il merito di essere stato sempre, nel bene e nel male, fedele a se stesso. Chissà… Se avesse scelto di esercitare la professione di medico, con quel carattere e quella determinazione, forse oggi avremo augurato buon compleanno ad un barone della medicina, invece che ad un campione un po’ troppo anarchico…
di Andrea Mariani



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