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Nascondino a rovescio...

Da Giocare Per Crescere
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Chi fra noi può affermare di non aver giocato almeno una volta a nascondino?

Ricordate le risate, le corse spensierate con gli amici, le ginocchia sbucciate, l’adrenalina che scorreva mentre ci facevamo piccoli piccoli nella speranza di non essere trovati...

 

Ebbene, avreste mai immaginato che un simile gioco, all'apparenza innocuo e tuttora così in auge fra i nostri piccoli, potrebbe rendersi responsabile di dinamiche psicologiche poco piacevoli?

L'insidia più grande è rappresentata dalla regola principale del gioco stesso: chi "sta sotto" dovrebbe essere il protagonista, colui che controlla il gioco.

In realtà le cose non vanno sempre in questo modo, soprattutto qualora il piccolo non riuscisse a liberarsi dal suo ruolo di "chi sta sotto" e diventare per questo oggetto di beffeggiamenti da parte degli altri bambini, che potrebbero generare in lui sentimenti di umiliazione, imbarazzo ed isolamento.

Qualora si evidenziassero le dinamiche sopra descritte una semplice strategia è quella di invertire la regola che lo guida, trasformando il gioco del nascondino in un nascondino al contrario.

 

Vediamo come:  

Fra il gruppo di bambini ne viene scelto uno che si nasconde, mentre gli altri contano tutti insieme senza guardare.

Finita la conta, ogni giocatore va alla ricerca del bambino nascosto e quando lo trova si nasconde insieme a lui senza farsi vedere dal resto del gruppo.

Il gioco ha fine quando tutti i partecipanti trovano il bambino che si è nascosto per primo... Sarà poi il primo ad averlo trovato a doversi nascondere! 

 

Obiettivo del gioco?

Potenziare lo spirito di collaborazione all’interno del gruppo dei partecipanti e naturalmente...

 

DIVERTIMENTO PER TUTTI!!!

 


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