Eccoci al nostro appuntamento con la vita americana e per il mese di Dicembre come potrei non parlarvi di “The most wonderful time of the year” “il tempo più meraviglioso dell’anno”come diceva una vecchia canzone americana, il Natale? E qui in America, come poi tutto il resto, questa festività è grandiosa. Sul Natale in America ci sarebbe da scrivere un libro, perché sono tanti davvero gli argomenti da trattare. Questa volta vi parlerò di tre aspetti natalizi che sono a me cari: il Natale a New York, un posto speciale, le mie nuove tradizioni.
Almeno una volta nella vita, dovremmo avere tutti la possibilità di passare del tempo a New York in questo periodo magico. Vivendo a un’ora dalla City, ho avuto l’occasione di andarci più di una volta. Purtroppo quest’anno non credo dì poterci tornare e così le foto che vedete sono degli anni passati.
Alcune decorazioni sono sempre le stesse, come ad esempio l’albero al Rockfeller Center, anche se la provenienza dell’abete cambia ogni anno. Altre che invece variano come la facciata e la vetrina come ad esempio Saks sulla 5th Avenue
L’atmosfera che si respira a New York è unica: gli addobbi, le luci, I mercatini nelle piazze, parchi che diventano piste di pattinAggio sul ghiaccio, come il Bryant Park, parte del Rockfeller Center o il Wollman Rink in Central Park. Tutta la città si traveste di pura magia facendo sentire anche te come il protagonista di un film natalizio.
“L’erba del vicino è sempre più verde” mai proverbio è stato più vero. Non lontano da dove vivo, in New Jersey, c’è un paradiso sempreverde, Keris Tree Farm, una fattoria di pini e abeti che si estende per circa 10 ettari, a conduzione familiare, operativa dal 1977. Ci sono tantissimi alberi di ogni dimesione di diverse specie, e la cosa divertente è che puoi scegliere e tagliare il tuo albero da te. Inoltre ci sono ghirlande, pungitopo, vischio, agrifoglio e tante piante e decorazioni per abbellire la casa o per fare un regalo.
Poi quando nevica l’atmosfera è ancora più magica.
Nella fattoria, sorge uno splendido negozio natalizio, talmente ricco di ornamenti, molti dei quali realizzati a mano, cuscini, alberi, addobbi, nastri, campanelli, peluches, da non sapere dove mettere gli occhi. Sembra davvero di ritrovarsi in un’altra dimensione, soprattutto durante i weekend quando è presente Babbo Natale (quello vero, dicono) per fare foto con i bambini, si può fare un giro col pony, vengono offerte cioccolata calda e biscotti nel chiosco all’esterno per rendere più sopportabile il freddo.
Da quando sono qui, nuove tradizioni hanno iniziato a far parte anche nel mio Natale. Dal giorno di Thankgiving fino al giorno di Natale, a casa nostra si ascoltano unicamente canzoni natalizie alla radio, che è accesa tutto il giorno. Guardiamo film natalizi, non solo i classici che trasmettono anche in Italia, ma anche quelli d’animazione come Rudoph the Rednose Reindeer o Frosty the Snowman o Jack Frost.
Da qualche anno inoltre, “Elf on the Shelf” è entrato nella nostra tradizione familiare. Adesso con l’interesse sempre più vivo per la cultura americana, sta facendo capolino anche in Italia. Si tratta di un libro accompagnato da un elfo in stoffa. Leggere il libro dopo Thanksgiving attiva l’elfo che ha potere fino al giorno di Natale. L’elfo è un massaggero di Babbo Natale (e un aiuto per i genitori) che deve accertarsi che i bambini si stanno comportando bene. Ogni sera l’elfo torna cosí al Polo Nord a fare rapporto a Babbo Natale. Il giorno successivo ritorna in casa ma in un altro posto. Cosí la mattina è una ricerca per i bambini e la sera uno scervellamento per i genitori che devono trovare sempre posti nuovi. Attenzione: l’elfo non si può toccare. Se si tocca svanisce e allora addio ai regali di Natale
Nonostante la mia famiglia sia cattolica, per noi è diventata tradizione recarci ogni anno alla Chiesa Battista di Jacobstown NJ dove per un weekend c’è il presepe vivente. Ti accolgono i carrolers, che con le loro canzoni annunciano la nascita di Gesù Cristo, ti offrono sidro di mele e dopo averti dato un cd che descrive le diverse stazioni dove viene raccontata, da attori dilettanti, la vita di Gesú fai il giro appunto per le stazioni in macchina o in un carro aperto a disposizione per chi sopporta il freddo.
Da qualche anno le associazioni cattoliche hanno messo in commercio una calamita da mettere sul cofano delle auto (sí, qui si usa) che è la sagoma di una presepe e recita “Keep Christ in Christmas” “Tieni Cristo nel Natale”, sí perché è vero gli addobbi, le luci, Babbo Natale e i pacchetti, ma non c’é festa senza festeggiato. Perciò con questo pensiero vi saluto e vi auguro Buon Natale.
Alessandra Agabiti Braghelli